studenti sala ladispoli

CAPITALI DEL GUSTO. IL NOTO GRUPPO DI RISTORAZIONE FRANCESE “BIG MAMMA” INCONTRA GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI LADISPOLI E SELEZIONA TALENTI PER LE NUOVE APERTURE PARIGINE.

Ladispoli chiama Parigi. Il mondo della formazione professionale alberghiera valica le frontiere italiane e apre le porte alle aziende ristorative europee più prestigiose.
L’iniziativa rientra fra le attività di Orientamento e Alternanza Scuola – Lavoro. L’Istituto Alberghiero di Ladispoli incontra una delle più importanti catene internazionali della ristorazione: ‘Big Mamma’, 3200 coperti al giorno, 400 dipendenti, 6 locali fra l’11°e il 17° arrondissement della capitale francese.
A spiegare i dettagli dell’iniziativa è Giovanna Albanese, Docente di Ricevimento e Accoglienza Turistica dell’Alberghiero di via Federici: “Il nostro Istituto punta da sempre alla ricerca di collaborazioni di eccellenza con le realtà aziendali e produttive più affermate nel contesto nazionale e internazionale, al fine di assicurare agli allievi una formazione professionale di qualità. Il mercato occupazionale è in continua evoluzione, sempre più dinamico e competitivo: bisogna essere preparati”.
Victor Lugger e Tigrane Seydoux: questi i nomi dei geniali creatori della catena Big Mamma, i cui ristoranti di cucina italiana – che per scelta non accettano prenotazioni – vedono ogni giorno formarsi nei quartieri più chic della capitale francese file lunghissime di clienti (e aspiranti tali). Big Mamma, insomma, ha costretto il panorama dell’arte culinaria a modificare la propria geografia enogastronomica con locali di tendenza che attirano una clientela di larga fascia, grazie a prezzi decisamente ‘democratici’ e competitivi.
Venerdì 27 ottobre, a spiegare agli allievi la storia di “Big Mamma” sono stati Federica Annese, Responsabile Reclutamento Italia, Tiziana Fava, HR Manager Estero, e Salvatore Moscato, Chef ‘Big Mamma’.
Ha introdotto e coordinato i lavori, il Prof. Filippo Gennaretti, Docente di Enogastronomia dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli.
“La nostra è una squadra forte e giovane, tutta italiana, – ha spiegato Tiziana Fava – che cerca talenti e si propone di farli crescere. I punti di forza del gruppo “Big Mamma”sono l’italianità, lo spirito di squadra e la condivisione di obiettivi ambiziosi. Lo scorso anno abbiamo aperto quattro nuovi ristoranti, accogliamo in media 3200 clienti al giorno, da noi lavorano 400 dipendenti. Ad accompagnarci sempre, in sala, al bar e in cucina, sono il sorriso e l’entusiasmo”.
“Ho cominciato dai freddi, – ha dichiarato lo Chef Salvatore Moscato – ora dirigo una brigata di 38 persone. Il Gruppo crede nel talento e la meritocrazia è il punto di forza di “Big Mamma”. Ci piace lavorare in Francia, perché è un Paese che premia il merito e vogliamo mostrare a tutti l’eccellenza della cucina italiana”.
“Il Gruppo sta per aprire un nuovo ristorante. – ha aggiunto Federica Annese – Abbiamo rilevato una vecchia stazione ferroviaria e il locale, che si estenderà su una superficie di 3200 mq, si chiamerà “Stazione F”.
Il modello di business “Big Mamma” è geniale nella sua semplicità e trasparenza: prodotti italiani doc (fatti arrivare direttamente da più di duecento fornitori del Belpaese), buona cucina italiana, ambienti moderni e cool che si trasformano in calamite per giovani, ‘young adult’ e clienti di tutte le età. Ma il segreto del successo, forse, è altrove ed è qui che è nata l’idea di incontrare l’Istituto Alberghiero di Ladispoli: nei locali Big Mamma si parla italiano e solo italiano. Vale a dire che il personale (circa 400 addetti fra chef, barman, camerieri) è rigorosamente ed esclusivamente di origini italiche.
D’altra parte, la business idea dei due amici fondatori è nata proprio da un lungo viaggio in Italia: dalle osterie della Lombardia alle pizzerie di Mergellina. Un grand tour in piena regola per apprendere tutti i segreti dell’arte culinaria del Belpaese.
“È’ da quando siamo ragazzini che andiamo in giro per l’Italia. – raccontano spesso  Victor Lugger e Tigrane Seydoux – Abbiamo mangiato in decine di città, provato centinaia di trattorie. E poi ci siamo detti che avremmo aperto il nostro primo ristorante a Parigi. – continuano – Solo che ci siamo resi subito conto del fatto che di ristoranti italiani a Parigi ce ne sono già tanti. La questione principale stava, quindi, nel cercare di capire cosa avremmo offerto in più rispetto agli altri. E’ a quel punto che ci siamo accorti che una cosa a Parigi non esisteva: una trattoria 100% italiana, che utilizzi prodotti provenienti direttamente dall’Italia e che vanti uno staff completamente italiano sia in cucina che in sala”.
L’Italian food experience, del resto, comincia già nel mondo virtuale: basta fare un’incursione nel sito web del Gruppo (www.bigmammagroup.com), per ritrovarsi in un istante a respirare l’aria di casa, quell’italianità allo stato puro che si riconosce fin dal rumore dei piatti e dal rincorrersi delle voci in cucina.
Risultato: una formula di successo che ora cerca collaboratori. Prerequisito per essere assunti: parlare “la lingua del sì”.
Al convegno che si è svolto all’Istituto Alberghiero di Ladispoli, sono seguite, nei laboratori di Cucina e Sala, le selezioni degli studenti diplomati nel 2016 e nel 2017.

 

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