Protagonista un ristoratore del litorale che, a termine della stagione estiva, si è visto arrivare una bolletta per consumi d’Acqua di oltre 8000 euro.

Ora d’accordo che un ristorante ha un consumo d’acqua “importante” rispetto ad un’utenza domestica, ma il proprietario, che normalmente non riceveva fatture di questi importi, e che certamente non rifornisce d’Acqua l’intero quartiere, dapprima ha tempestato di inutili chiamate il call-center ACEA, e quando ha capito che da solo non avrebbe risolto nulla, perché call-center e negozi a marchio servono solo per fare contratti e basta, si è finalmente rivolto alla nostra Associazione per far luce sulla vicenda.

E così, sostenendo un costo di poche decine di euro, ed in soli 60 giorni in cui, grazie proprio al nostro intervento, non ha mai rischiato o subito il distacco dell’Acqua, il problema è stato risolto: ACEA ha riconosciuto l’errore ed ha stornato ben 5000 euro dalla bolletta.

Mentre da un lato, quindi, eravamo contenti per aver risolto il problema del nostro socio, dall’altro vedevamo, come al solito, salire a Civitavecchia le sterili polemiche sul passaggio ad ACEA che diventerà definitivo tra poco, polemiche che, in campagna elettorale, erano inevitabili.

C’è chi si accorge solo ora che i “soldi sporchi di sangue” di Enel vengono regalati ad ACEA ( Noi lo dicevamo a luglio dello scorso anno ) e chi invece sembra quasi voler sfruttare la paura del nuovo annunciando mega-bollette che non potranno mai arrivare se i Cittadini seguiranno le giuste procedure, (spiegheremo per tempo ai Cittadini, tramite la newsletter del sito consumatori.org a cui vi invitiamo ad iscrivervi e con comunicati stampa, come tutelarsi dal rischio delle maxi bollette).

Ora, mentre aspettiamo che la politica locale inizi a parlare di programmi ed a dire ai Cittadini come vuole far ritornare Civitavecchia una Città almeno decorosa (ora è all’abbandono) e mentre aspettiamo che ACEA prenda la gestione, operazione su cui vigileremo, invitiamo il Sindaco a rispondere alle richieste che, in questi anni, abbiamo inviato al Comune di Civitavecchia su problemi del servizio idrico e che sono rimaste, praticamente tutte, senza risposta alcuna: solleciti su somme prescritte, richieste di rateizzazione, ed addirittura una richiesta di disattivazione di un’utenza che è finita dinnanzi al Giudice.

Non si fraintendano le nostre parole, come spesso è stato volutamente fatto: per noi ACEA non è la soluzione di tutti i mali, anzi!

Il suo arrivo è un bene solo perché almeno una parte dei soldi che da tempo Civitavecchia paga “a vuoto” ad ACEA (parliamo di alcuni milioni di euro l’anno di bolletta per la fornitura dell’acqua) dovranno finalmente essere reinvestiti su Civitavecchia, e questa sarà la nuova battaglia che ci vedrà impegnati nel 2018.

Il suo arrivo è un bene perché se ACEA non ripara una perdita o lascia i Cittadini senz’acqua PAGA DELLE PENALI … Il Comune di Civitavecchia nemmeno il BONUS Acqua che spetta alle famiglie disagiate ha voluto riconoscere, figuriamoci se riconoscerà qualcosa a chi per mesi non ha potuto nemmeno lavarsi.

Riteniamo quindi che sia il caso che la politica locale la smetta di strumentalizzare tardivamente (i giochi sono fatti, si doveva parlare e agire prima) la gestione dell’Acqua Pubblica e si prepari a pretendere da ACEA quanto dovuto fin da ora, non facendola diventare una seconda ENEL che tanto ha preso dal territorio e poco ha dato per la miopia e l’incapacità di chi ha saputo tanto urlare sui giornali e poco ottenere sulla carta.

 

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