VINCE IN BONO MALUM di Alessandro Spampinato (2^ parte)

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Ora tutti vivono come loro sono sempre vissuti. Queste categorie stanno emergendo e si stanno strutturando, definendo così la “nuova normalità”. Se pensiamo che questo è solo l’inizio c’è da avere veramente paura del futuro! Ma per fortuna vengono in nostro soccorso le conoscenze di maestri del passato che ci ricordano che c’è stato di molto peggio come la peste, le carestie, le crociate, le rivoluzioni, le guerre mondiali con l’atomica e sempre e in qualche modo l’uomo ne è uscito. Si tratta di adattarsi e resistere affidandoci alla conoscenza e al sapere per restare sani, lucidi, intelligenti e creativi. In situazioni ben più critiche c’è chi ha risolto problemi decisamente più drammatici. L’uomo ha tante risorse e una intelligenza creativa senza limiti. I limiti, semmai, ce li mettiamo da soli quando reagiamo con paura e conformismo invece che con coraggio e genialità. “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” forse può voler dire di rimanere esseri umani con tutte le nostre caratteristiche comprese l’empatia, la sensibilità, la fiducia e la capacità di amare noi stessi, gli altri la Natura e Dio e darci da fare per portare avanti ciò in cui crediamo, il nostro lavoro, la nostra famiglia, la nostra vita e la nostra realizzazione. La paura congela il nostro essere, spegne la nostra energia, blocca il nostro cammino rendendoci depressi, paranoici, fobici e profondamente ostili e sfiduciati. Questa così detta “distanza sociale” ha reso le persone non solo meno empatiche e amorevoli, ma anche più sole, frustrate e di conseguenza arrabbiate le une verso le altre. E’ come se i più si stessero abituando all’idea che mai più sarà come prima per colpa degli altri e questo li fa ripiegare in una sorta di sconfitta e sfiducia generale che chiamano a se rabbia e depressione. Questo atteggiamento fondato sostanzialmente sulla paura è l’esatto contrario dell’insegnamento che ci viene dalla Sapienza Spirituale di vincere il male con il bene. Il bene disarma il male, lo neutralizza e lo sconfigge. Il vero antidoto a tutto questo è l’amore in tutte le sue forme più alte cui l’uomo può aspirare e che si identificano nel rendersi utili al prossimo, nel fare gruppo e famiglia, nel meditare e pregare Dio per i suoi meravigliosi doni. Un popolo così centrato sull’amore di sé, del prossimo e di Dio risolve qualsiasi difficoltà possa aggredirlo. Purtroppo questa consapevolezza ancora non è arrivata o tarda ad arrivare. Si vedono purtroppo in giro ancora tanta paura, rabbia, diffidenza, rassegnazione, ostilità, giudizio, conflitto, separazione e superficialità. Ma io sono convinto che prima o poi ci risveglieremo tutti da questo incubo e ci ricorderemo di essere persone e di essere umani.

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