Vaccini Lazio, Johnson&Johnson nelle farmacie dal 20 aprile

L’annuncio di Zingaretti: “E’ monodose, in questo caso si può arrivare al 100% delle dosi da inoculare”. Nella regione lavorate oltre un milione di prenotazioni.

Vaccini nel Lazio, dal 20 aprile nella Regione inizierà la distribuzione nelle farmacie del vaccino Johnson&Johnson. A dirlo a Sky TG24 è Nicola Zingaretti, presidente della Regione che ha parlato delle scelte adottate del nuovo decreto legge e del piano vaccinale anti Covid dell’esecutivo.

“Tra qualche giorno, il 20 aprile, iniziamo la distribuzione nelle farmacie del vaccino Johnson&Johnson”, ha spiegato Zingaretti, aggiungendo: “Abbiamo vaccinato il personale della sanità, i fragili, la sicurezza e il mondo della scuola e dell’università. Ora siamo nella fascia 66-67. Una fascia che ora può scendere. Però, servono i vaccini. Un vaccino, tra l’altro, che ha come elemento distintivo le due dosi, quando il numero dei vaccinati inizia a essere importante, bisogna tenere conto della seconda dose nelle forniture. Il vaccino J&J è monodose, in questo caso si può arrivare al 100% delle dosi da inoculare”.

“Condivido le scelte del governo, bisogna correre con vaccini”, ha spiegato ancora il governatore, che ha poi affrontato il tema della riapertura degli istituti scolastici: “Oltre all’affollamento bisogna prestare attenzione a quanto avviene attorno alla scuola, sui mezzi, fermarsi al bar ad esempio. Restare in zona rossa ma aprire le scuole è un tentativo da fare. Nel Lazio – ha proseguito – abbiamo adottato un provvedimento che permette ai ragazzi che si vogliono fare un tampone di controllo, di accedere ai drive in, in modo gratuito e senza certificato medico, il giorno prima di tornare a scuola”.

Per quanto riguarda la situazione nel Lazio, “ieri ci sono stati 467 morti, gli ospedali e le terapie intensive sono pieni – ha riferito il presidente – il virus è ancora molto presente. Quindi c’è solo un modo: tenere sotto controllo il virus e vaccinare le persone, altrimenti i negozi falliscono, i ristoratori chiudono, le imprese muoiono e il lavoro non ci sarà”.

Sulle vaccinazioni, Zingaretti ha aggiunto: “Il tema non è la distribuzione, in questo istante saremmo in grado di triplicare il numero di vaccinazioni nel Lazio. Il problema più grande è quello dei richiami. Noi abbiamo oltre un milione di vaccinati, bisogna continuare a vaccinare, ma bisogna stare attenti ad avere i richiami nei magazzini. Se arrivi a superare l’85% delle dosi è un rischio, soprattutto se succede qualcosa con le forniture delle case farmaceutiche”.

Nel Lazio lavorate oltre 1 milione di prenotazioni – “La piattaforma web della Regione Lazio per le prenotazioni del vaccino anti Covid, attiva dal 1 febbraio 2021, fino ad oggi ha lavorato oltre 1.000.000 di prenotazioni”, ha poi affermato più tardi il governatore.

“Il 12 % del totale – spiega – sono quelle effettuate tramite call center, un numero che abbiamo voluto dedicare agli assistiti meno digitali. Da una settimana inoltre per i cittadini della nostra regione è possibile effettuare la prenotazione anche attraverso l’app ‘Salute Lazio’, un canale che finora ha raggiunto già 5.000 richieste. Nelle prime 8 ore dall’apertura per la fascia di età 66-67 anni, infine, sono stati assistiti 30.000 cittadini. Stiamo facendo un lavoro complesso e scrupoloso, e di questo ringrazio chi giorno e notte sta operando con professionalità e dedizione per portare avanti una campagna vaccinale essenziale per uscire dalla pandemia e tornare alla nostra vita di sempre. Ora – spiega- non dobbiamo fermarci, ma deve essere sempre chiaro che l’arrivo puntuale e costante delle dosi dei vaccini è fondamentale per andare avanti e centrare gli obiettivi che ci siamo dati”.