Anche Italia in Comune giovedì pomeriggio è stata presente tra i cittadini all’evento informativo organizzato dalla associazione Università Agraria in merito alla problematica sugli usi civici che da tempo toglie il sonno a numerosi cittadini.
Sicuramente è stato fatto un passo in avanti rispetto a ieri in quanto alcune zone oggi non risulterebbero più gravate da usi civici. Condizionale d’obbligo in quanto bisogna comunque aspettare l’iter burocratico di conferma della Regione Lazio.
Cosa è cambiato? Secondo noi poco, visto che sono ancora tantissime le famiglie che continuano ad avere problemi di insonnia in quanto vittime di una ingiusta condanna kafkiana, vicenda di una mala amministrazione perpetuata nel tempo da parte di tutti gli Enti Pubblici coinvolti, associazione Università Agraria in primis, Regione Lazio e Comune. Molti cittadini presenti all’evento denunciano principalmente una colpevole omissione da parte degli enti pubblici competenti, che avrebbero dovuto dichiarare e vantare illo tempore diritti o richieste di affrancazione, tutelando in tal modo il diritto all’informazione all’atto delle stipule di compravendita. Per tanti cittadini nulla è cambiato, visto che hanno lasciato il teatro più arrabbiati di prima, chi perché costretto a continuare a lottare per risolvere il problema e chi perché per anni ha subito un sopruso con annessi danni economici e non solo. Allora cosa è successo giovedì pomeriggio? Semplice!!! La solita passerella politica in prossimità delle elezioni dove qualcuno aveva bisogno di autoreferenziarsi omettendo di riconoscere che tale piccolo successo è stato dovuto alla costanza di un comitato di cittadini e, per onor del vero, di Vittorio Petrelli unico a rappresentarne da sempre ragioni e diritti. È da qui che Italia in Comune vuole partire, promuovendo una strada concreta e condivisa per la risoluzione del problema che vada a vantaggio dello stato di diritto e delle ragioni dei cittadini evitando ulteriori decennali attese di leggi nazionali o sentenze di tribunali.
Per questo, invitiamo il presidente De Paolis a sedersi intorno ad un tavolo con il Comitato costituitosi e Vittorio Petrelli per capire quale possa essere veramente la strada da intraprendere per concludere con successo una tormentata storia vissuta ancora una volta sulla pelle dei cittadini.

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