Ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro pubblico presso l’aula Pucci organizzato dal Comune di Civitavecchia per illustrare l’analisi del territorio sugli Usi Civici redatta dal Perito Demaniale Alessandro Alebardi.

Lo studio del professionista incaricato dal comune dimostra che a Civitavecchia non esistono gravami di demanio collettivo, questa tesi è stata confermata anche dal Perito Demaniale Angelo Benedetti che sta aiutando il comitato dei ricorrenti sugli Usi Civici.
Senza perdermi nelle solite parole di rito, seguiterò a riportare i risultati dell’incontro.
I cittadini che hanno perso il pieno diritto di proprietà della propria casa stanno vivendo un’ingiustizia vergognosa. Infatti, non solo sono incolpevoli per il fatto di aver stipulato atti perfettamente validi, ma stanno vivendo sulla loro pelle la conseguenza di una catastrofica serie di errori da parte delle istituzioni che ha portato alla frettolosa ed errata determina regionale del 2013 che ha bloccato la città.
Durante l’incontro si è anche discusso della determina regionale del 2013 che ha creato il problema degli Usi Civici. Poiché sono tre mesi che la stessa Università Agraria ha ammesso che la determina è viziata da una perizia errata, è necessario che la Regione la annulli. Una determina errata va annullata senza aspettare di farne una nuova. A seguito di questo annullamento i notai potrebbero stipulare atti di vendita perché non esiste alcun atto che impone gli Usi Civici né alcun riferimento agli stessi sul registro degli immobili.  Tale stipula potrebbe avvenire tramite un consenso informato dei contraenti i quali prendono atto che nel territorio di Civitavecchia è presente un’incertezza sulla natura del suolo.
Parlando sempre di incertezza ci tengo a porre l’attenzione del lettore sul caso di una giovane coppia che deve vendere la propria casa. Attualmente il loro immobile non è assolutamente gravato da uso Civico in base alla determina regionale, ma lo è in base all’ultima perizia dell’Università Agraria. Purtroppo, questa coppia si trova costretta a conciliare, con un esborso di alcune migliaia di euro, per liberarlo perché nessun notaio vuole stipulare l’atto. Qui siamo alla follia, i notai devono stipulare questo atto, magari con una clausola del consenso informato, perché attualmente l’immobile non è gravato da alcun uso civico. Non si può eccedere nella prudenza creando disagi così grandi ai cittadini.

Approfitto di questo comunicato per ringraziare il perito Alessandro Alebardi per la sua disponibilita, ma anche tutte le altre persone che sono intervenute che sono il notaio Giuseppe Capparella, Vincenzo Battilocchio e Vittorio Petrelli per il Comitato cittadino, il loro perito Angelo Benedetti e, infine, Pietro di Pietrantonio che è stato il primo a contattarmi per affrontare questa problematica. Infine, ringrazio tutti i cittadini intervenuti e li invito a non disperare e a non demordere. Questa è una battaglia di civiltà che va combattuta fino in fondo per difendere il diritto di proprietà delle proprie case con la consapevolezza di stare nel giusto, perché è una verità storica che a Civitavecchia gli Usi Civici di demanio collettivo non esistono.

Emanuele La Rosa
Consigliere Comunale M5S

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