Usi Civici a Civitavecchia, Petrelli:”Possiedi una casa? Ecco cosa potrebbe capitarti!!!” (VIDEO)

Usi Civici a Civitavecchia, perchè un video.

A seguire la vicenda degli usi Civici nella nostra città sembra di vivere in un teatro dell’assurdo, ma purtroppo i fatti e i personaggi sono tutti reali. E’ ormai noto che sono stati ritrovati gli atti di vendita che dimostrano come gli usi civici non esistano più a far data dal 1827, ossia dalle aste di vendita che lo Stato Pontificio realizzò su richiesta esplicita del Comune di Civitavecchia. Invece per far valere le proprie ragioni ciascun cittadino dovrebbe intentare una causa presso il Commissariato agli usi civici. Alla fine ed anche in tempi relativamente brevi, la causa si vincerebbe, dati i  documenti che sono oggi disponibili, ma con impegno di tempo e di denaro, come stanno facendo una ottantina di concittadini. Sarebbe invece bastata una soluzione amministrativa valida per tutti , come suggerito dal  Commissario agli Usi Civici che si sta occupando della questione, da stipulare tra Università Agraria, Comune di Civitavecchia e Regione Lazio. Soltanto il Comune si è dimostrato però favorevole alla soluzione amministrativa, mentre l’U.A. e la Regione si sono opposte con fare mellifluo e dilatorio.

Ma il fatto più sconcertante sta avvenendo in questi mesi perché sta diventando penoso anche far rispettare una sentenza passata in giudicato. Stiamo parlando del ricorso in appello degli Antonelli  contro la sentenza del 1990 ( la famosa 181/1990  dalla quale è iniziata questa triste vicenda ) che si concluse nel 1993 con il riconoscimento da parte dei giudici che sui  terreni degli eredi Antonelli non era mai intervenuta alcuna dichiarazione di demanialità.

Purtroppo nel dispositivo della  sentenza si parla dei fondi Antonelli senza riferimenti catastali ed è pertanto necessario  ricorrere agli atti processuali per comprendere di quali terreni si tratti, dato che gli Antonelli sono stati proprietari di altri fondi nella città.

E’ un lavoro semplice che porta a risultati inequivocabili, tuttavia l’U.A. ed il suo perito sostengono che i terreni sono altri e non quelli relativi al mappale 309 nella Tenuta delle Mortelle, che libererebbe immediatamente dai vincoli demaniali un’estensione di circa 20 ettari in una zona densamente abitata.

Lo scrivente ha più volte scritto alla Direzione regionale competente, fornendo documentazioni chiare e dettagliate, ma la Regione invece di interpretare la sentenza, preferisce stranamente dar fede a una perizia errata fatta stilare dall’U.A.

Anche il Comune di Civitavecchia ha affrontato la questione e sulla base di una specifica perizia, elaborata dal Dott. Alebardi, costruita sugli atti e sulla documentazione, ha dimostrato che i terreni oggetto del ricorso sono quelli del mappale 309 nella Tenuta delle Mortelle che, come detto, liberano da demanio un vasto appezzamento che interessa circa 1500 famiglie.

I cittadini si sono mossi ed hanno inoltrato istanze di autotutela presso la Regione Lazio.

Gli sviluppi non sembrano correre nel rispetto della normativa tant’è che hanno interessato persino il difensore civico regionale, Avv. Alessandro LICHERI.

Insieme ai malcapitati abbiamo cercato l’appoggio di una trasmissione nazionale che facesse luce sulle violazioni di questa mancata applicazione, sui danni  ed ingiustizie che si stanno procurando a 1500 famiglie e sugli errori di questi vicenda, ma sia per il Covid, sia  per altri aspetti a noi sconosciuti, nessuna trasmissione  ha voluto portare questa vicenda alla conoscenza di una platea più vasta.

Per questo abbiamo provveduto a realizzare il video che è stato pubblicato su YOUTUBE, anche con il contributo dei cittadini. Raccontiamo i fatti relativi alla mancata applicazione della sentenza Antonelli e vogliamo stimolare  Il Presidente della Regione, l’assessore competente ed i consiglieri regionali locali a prendere una posizione evitando che la Regione si macchi di questa vergogna!

Invitiamo i civitavecchiesi a pubblicizzare il video perché questa vicenda sia conosciuta dal maggior numero di persone possibili e magari giunga all’attenzione della cronaca  nazionale.

Vittorio PETRELLI