caserma bonifazi

“Lavoratori,

Abbiamo appreso che la sera del 23 marzo u.s., a seguito di un accesso nei locali cucina da parte di alcuni responsabili della sede di Civitavecchia, si sono riscontrate pessime condizioni di confezionamento della mensa e la presenza di cibi scaduti, muffi e mal conservati. Tale situazione conferma che è impensabile credere che con le nuove condizioni (peraltro a ribasso rispetto alla gestione precedente) sia possibile confezionare pasti idonei e di qualità per i soccorritori VVF. Soprattutto appare evidente che le circolari a firma dell’ing. Parisi raccontano “favole” su caratteristiche della mensa per i VVF: cibi biologicI e a chilometro zero …come il pollame surgelato che arriva dall’Ucraina? Parametri nutrizionali conformi alle circolari del servizio sanitario? Educazione alimentare? Ma di cosa parla il direttore centrale per le risorse logistiche e strumentali???

La realtà cari colleghi è che altre OO.SS. si sono svendute il diritto di ogni lavoratore ad avere aumenti salariali reali accettando il principio che a concorrere per le risorse disponibili per i rinnovi contrattuali fossero parte dei risparmi di gestione sui servizi esternalizzati (mensa ma anche pulizie, manutenzione delle sedi, ecc).

La mensa è un aspetto importante per la sicurezza di ogni Vigile del Fuoco e oggi non possiamo non ricordare che solo pochi mesi fa, proprio in riferimento alla sede di Civitavecchia, dovemmo presentare diversi esposti sulle condizioni di lavoro e in particolar modo segnalammo ai Carabinieri del NAS di Roma le pessime condizioni igieniche dei locali dove venivano confezionati i pasti e cattive condizioni di conservazione degli alimenti scatenando la ignobile reazione di alcuni responsabili pronti smentire tali denunce e a sostenere la correttezza e il gradimento del servizio da parte del personale… ma si sa le bugie hanno le gambe corte!!!

Ai NAS fu impedito l’accesso con la menzogna che l’amministrazione affiderebbe i controlli ad un “servizio ispettivo interno”… infatti, dopo che i buoi sono fuggiti dalla stalla, l’ing. Ghimenti ha inviato con urgenza il responsabile dell’ufficio SPP presso la sede per prendere visione della situazione, probabilmente preoccupato per le bugie sostenute solo qualche mese prima.

Che la situazione potesse solo peggiorare era ovvio! D’altronde se si riducono le risorse economiche per un servizio già svolto nella completa inosservanza degli accordi contrattuali, riaffidando alla stessa ditta inadempiente il nuovo appalto come si può pensare che le cose migliorino? La connivenza tra rappresentanti dell’amministrazione e ditta appaltatrice è facilmente ipotizzabile; a partire dall’osteggiamento protratto per mesi dalla Direzione Regionale e Comando che in ogni maniera hanno ignorato le continue segnalazioni di questa USB su disservizi e mancato rispetto delle clausole contrattuali.

Iniziare a rivendicare una mensa idonea, rispondente alle specifiche esigenze dei soccorritori e dignitose per tutti i lavoratori (VVF ed esterni) anche denunciando pubblicamente quanto sta accadendo nelle nostre sedi di servizio, senza avere remore, è il primo passo per tentare di invertire la rotta al peggioramento continuo e costante delle condizioni di lavoro che altre OO.SS., per convenienza, fanno finta di non vedere firmando accordi e contratti che hanno come unico effetto quello di rendere tutti sempre un po più precari e insicuri. USB continuerà a lottare per ottenere una commissione mensa in ogni comando della nostra regione in modo da avere un controllo serio (non fittizio come quello del comando di Roma) sulla qualità degli alimenti e dei pasti serviti al personale, ma anche sulle condizioni igienico sanitarie dei locali mensa, applicando alla ditta appaltatrice le penali previste.

Per questo motivo i lavoratori devono sostenerci senza farsi distrarre da chi solo pochi mesi fa era complice del sistema anche solo per una pacca sulle spalle del dirigente di turno. USB ha faticosamente denunciato e rivendicato, in assoluta solitudine, migliori condizioni di lavoro e continuerà a farlo ma i lavoratori devono prendere le distanze da chi fino a ieri sosteneva che tutto era regolare.

Dice un proverbio cinese: “siediti lungo la sponda del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico” …questa volta ha funzionato anche in un porto di mare!!!”.

(Fonte e Foto: www.vigilidelfuoco.usb.it)

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