All’Università della Tuscia la Conferenza/Workshop A língua companheira do império? Espaços formais e informais da língua portuguesa (sécs XVI a XX) / The companion language of the empire? Formal and Informal spaces of the Portuguese language (16th-20th centuries).

 Il Convegno/Workshop internazionale ed interdisciplinare A língua companheira do império? Espaços formais e informais da língua portuguesa (sécs XVI a XX) / The companion language of the empire? Formal and Informal spaces of the Portuguese language (16th-20th centuries) si è tenuto all’Aula Magna del Dipartimento DISTU dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.

Il Convengo/Workshop è stato organizzato dai docenti di Linguistica (Muru), Storia (Marcocci) e Portoghese (Rosa-Bucaioni) del Dipartimento DISTU con il sostegno, non solo dello stesso Dipartimento, ma anche del Centro de História d’Aquém e d’Além-Mar (CHAM) nelle persone di Angelo Cattaneo e João Luís e del Centro de Linguística da Universidade de Lisboa (CLUL) nella persona di Hugo Cardoso.

Coordinato dalla Prof.ssa Cristina Muru, ha visto la partecipazione di studiosi di fama internazionale quali Otto J. Zwartjes (Università di Amsterdam) e Cristina Altman (Università di São Paulo, Brasile), ma anche Mário Pinharanada Nunes (University of Macau), Claudio Cósta Pinheiro (Federal University of Rio de Janeiro), Paolo De Troia (University of Rome ‘Sapienza’), Carlos Assunção e Gonçalo Fernandes (UTAD, Portogallo), Ana Leitão (CLUL, Lisbona).

Durante le due giornate di lavori si è dibattuto sulle conseguenze storiche, sociali e linguistiche dell’espansione della lingua portoghese negli spazi sia formali che informali dell’impero d’oltre mare a partire dall’Età Moderna. Oggetto di dibattito ed analisi sono stati carteggi e corrispondenze di varia natura, descrizioni linguistiche di lingue ‘altre’ ad opera di missionari, relazioni di Governatori portoghesi o di missionari sulla politica linguistica adottata nelle colonie dell’impero, tutti documenti che circolarono da e per le Americhe, l’Africa, l’Oriente e l’Europa e che ben rappresentano il ruolo  di lingua franca che il portoghese giocò.

 

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