Il Comitato SenzaPaura, a seguito della conferenza dei servizi relativa al rinnovo AIA per Torrevaldaliga Nord, prendendo atto che, dal punto di vista della tutela della salute pubblica, della qualità dell’aria e dell’ambiente del comprensorio non sono stati fatti quei passi avanti che l’Amministrazione aveva preannunciato nel mese di Agosto rimette le deleghe ricevute (delega alla Trasparenza, Andrea Palmieri e delega alla Bandiera Blu, Francesco Fortunato).
Queste le motivazioni delle dimissioni presentate al sindaco Pietro Tidei:
“L’AIA approvata non prevede riconsiderazioni inerenti i limiti di emissione dei “microinquinanti”. Tali limiti si attestano ancora su livelli che il Comitato ritiene del tutto inaccettabili per la capacità di recupero del comprensorio di Civitavecchia e perché tale contaminazione comporta ripercussioni ambientali e sanitarie potenzialmente molto pesanti.
La diminuzione dei limiti di emissione delle polveri, da 180 t/a a 160 t/a è ritenuta dal Comitato del tutto ininfluente in quanto nel 2011 la stessa Enel ha dichiarato 55 t/a e nel 2012, 62 t/a.
Con i poteri speciali dati al Sindaco ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. 1256/1934, il Sindaco avv. Tidei non ha voluto dettare prescrizioni per la fissazione dei limiti delle quantità totali di carbone utilizzato e delle ore equivalenti di funzionamento, portando a soluzione le problematiche dichiarate al punto 13 e 14 del famoso documento attestante le criticità di Torrevaldaliga Nord.
Indipendentemente dal Piano Regionale di Qualità dell’Aria o da qualsiasi limite emissivo fissato da qualsiasi tipo di norma, il Sindaco Tidei non ha voluto imporre quale prescrizione ai sensi del Regio Decreto 1265/1934, art. 217, l’utilizzo di un combustibile con tenore di zolfo inferiore allo 0,3% garantendo così una sicura riduzione delle emissioni degli ossidi di zolfo.
Gli interventi approvati (Bosco nell’area ex serbatoi con conseguente recupero dei sedimenti dragati, data di chiusura della centrale per il 2034, predisposizione di una rete deposimetrica) risultano essere sovrapponibili alle prescrizioni VIA presenti nel Decreto 680 del 2003.
Per quanto riportato sopra è lecito attendersi un sostanziale aumento delle quantità massiche emesse al camino dalla centrale di Torrevaldaliga Nord. Tale aumento, pur risultando presumibilmente in accordo con i limiti esistenti, rappresenta un passo indietro ed un nulla di fatto rispetto la condizione di sofferenza sanitaria della popolazione, come attestata dai rapporti epidemiologici.
È assordante l’improvviso mutismo che sembra aver colpito i consiglieri, ancor più i cosiddetti “giovani”, un mutismo che ci fa temere che, proprio su Enel, l’accordo programmatico pre elettorale si sia sciolto come neve al sole.
Constatando infine che, dopo 5 anni dall’entrata in funzione della Centrale, il Ministero non ha ingiunto la chiusura della centrale per il mancato assolvimento delle prescrizioni vincolanti per l’esercizio della centrale, che il Sindaco non ha utilizzato la facoltà di imporre prescrizioni per la tutela della salute dei cittadini, che la politica non ha assolto alla promessa inversione di rotta rispetto l’atteggiamento di sudditanza nei confronti di ENEL, il Comitato non può far altro che sottolineare la non corrispondenza delle decisioni intraprese dall’attuale Amministrazione Comunale rispetto agli obiettivi fondanti il Comitato stesso e stigmatizzare l’atteggiamento irresponsabile del Sindaco Tidei per il non aver condotto la vertenza ENEL avendo come fine ultimo la tutela della salute pubblica”.