Se davvero ho mal interpretato la posizione dell’Onorevole Nobili, non vedo che motivo ci fosse di affrettarsi a modificare la dichiarazione sui social, cancellando il passo in cui si parla di “trasformazione della Centrale dal carbone al gas”.

Sarà stata una svista, poco importa. Ciò che davvero importa sono le reali intenzioni che ci muovono.
A tal proposito non so chi sia innamorato del Carbone, magari qualcuno che da Sindaco lanciava l’idea nel 98, o che ha firmato un rinnovo dell’AIA aumentando le tonnellate da bruciare davanti alla nostra città alcuni anni dopo, ma non è questo il tema. Il tema oggi è non ripetere gli errori del passato, sperando che i protagonisti siano davvero diversi dai predecessori. L’approccio, in tal senso, è tutto. La diatriba gas si, gas no non è affatto fuorviante, è la base fondante e imprescindibile dalla quale partire perché, come si sa, il diavolo si nasconde nei dettagli.
Sappia il Consigliere Tidei che qualsiasi interlocuzione con Enel su questo territorio, che venga o meno tenuta in presenza dell’Amministrazione di destra, può partire soltanto dalla netta ed esplicita contrarietà alla costruzione della nuova Centrale a gas. Non ci sono “linea di business o Enel IX” che tengano, perché troppo è stato sacrificato sull’altare di uno sviluppo economico che, la storia ne è testimone, si è sempre rivelato una chimerica bugia. Questi baratti hanno soltanto impoverito il tessuto del territorio a tutti i livelli, da quello sanitario, a quello ambientale, sino a quello economico/imprenditoriale. Magari non per tutti, magari pochi eletti hanno giovato delle vittorie di Enel, ma adesso anche basta.
Per questo, Consigliere Tidei, vantare tante riunioni con la Giunta Tedesco ed esprimere parere favorevole alle energie rinnovabili non è sufficiente, sono cose semplici da dichiarare che comportano poca fatica e zero impegno.
“No al Turbogas”. Questo ci si aspetta da un Politico che ama davvero il proprio territorio, da dire e ribadire in tutte le sedi istituzionali e non, soprattutto nella Commissione che presiede e nelle riunioni al Mise, con Enel, con Tedesco e a tavola con parenti ed amici. Il resto è tutto artifizio dialettico con cui eludere le responsabilità. Fa bene a ricordare i partiti nazionali, entrambi militiamo in partiti di governo, entrambi possiamo fare molto, insieme, portando questa battaglia in Parlamento. Sarebbe giusto, in effetti, provare a costruire una posizione unitaria con quello che dovrebbe essere il suo campo politico di centro sinistra, in cui può trovare tanti che stanno difendendo l’ambiente da anni, e non limitarsi al solo dialogo col centro destra, foriero peraltro di ingiusti gossip politici.

Partendo da questo approccio troverà il PD pronto a battersi al suo fianco e pronto a suggerire progetti, indicati dalla stessa Unione Europea, che possono portare a Civitavecchia e nelle città limitrofe molte più possibilità economiche e imprenditoriali di quante l’Enel le ha suggerito. No, non se ne faccia una ragione, si batta per la sua comunità.

Stefano Giannini
Segretario PD Civitavecchia
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