Tuscia in Fiore: i piccoli Comuni, la vera scoperta del XXI secolo

Per centinaia di anni tutti siamo andati verso la grande città.

Oggi Roma, un esempio per tutte le grandi realtà, presenta sfide e  problemi annosi ma sopratutto una qualità della vita deteriorata.

A Viterbo ed in tutti i meravigliosi borghi e piccoli comuni della Tuscia si respira bene, si mangia meglio, si va ta un punto all’altro in pochi minuti, si trova sempre qualcuno che ci aiuta e basta uscire da casa per trovare un amico.

La pandemia ci ha costretto a rivalutare quello che davamo per scontato ed oggi ci siamo accorti  delle passeggiate in centro come di un valore assoluto; incontrarci ai tavolini fuori di un bar è diventato normale.

Ci piace andar per borghi e mangiare locale, cucinare con l’olio più buono del mondo ed iniziamo ad essere orgogliosi dei successi delle persone con cui prendiamo il caffè o i cui figli vanno a scuola con i nostri.

Venerdì 22 e Sabato 23 Ottobre 2021, si è tenuto a Bomarzo la riunione nazionale dell’associazione dei piccoli comuni d”Italia. Ospiti del giovane sindaco di Bomarzo, Marco Perniconi, i circa 150 sindaci hanno discusso e parlato anche di Tuscia in Fiore. Mettere insieme piccoli comuni è è la maniera di farci notare e di portare micro economia che spinge quella grande.

Il motore economico della nostra terra non può essere la regalia di Roma o il posto fisso, categoria a rischio estinzione.

Nella serata conclusiva,  al bellissimo palazzo Orsini, il comune di Bomarzo in collaborazione con l’associazione Tuscia in Fiore, hanno messo in mostra la Tuscia ed alcune delle grandi eccellenze.

Sulle note dei musicisti del Gruppo Ars Nova, offerti in degustazione gli ospiti hanno assaggiato:

Carpacci di Lago dei Paola Dotarelli di Bolsena, Bruschette all’olio Extra vergine di Blera, di Piercarlo Torelli, Formaggi di Davide Paolacci di Vetralla, Salumi di Viterbo di Mauro Stefanoni, L’aleatico di Grotte di Castro, di Antonella Pacchiarotti, Cioccolata di Viterbo di Roberto Zena, Amaro Viterbium di Viterbo della distilleria di Claudia e Paolo Cianchelli.

Gli estasiati sindaci, anche dal nord, hanno apprezzato la coesione del territorio e la volontà di mostrarci uniti agli appuntamenti. Abbiamo anche raccontato loro la leggenda della Bella Galliana e mostrato il video in inglese di presentazione dell’evento di Aprile 2022 destinato al mercato estero.

Ormai il dado è tratto: siamo una realtà coesa e capace di impressionare positivamente sindaci da Tutti Italia.

Dobbiamo fare rete. Dentro al simbolo Tuscia in Fiore, c’è posto per tutti.

Ringraziando per l’opportunità di mostrare tanta ricchezza ai sindaci di tutta Italia diamo a tutti appuntamento a Tuscia in Fiore, la primavera arriva presto in Tuscia.

Giulio Della Rocca, Pres. Ass. Tuscia in Fiore