“Trincerato dietro la classica formula “attività a costo zero per l’Amministrazione”, sparando come al solito qualche cartuccia al passato, l’assessore in realtà non ha spiegato un bel nulla. Nulla sulla gratuità o meno dei corsi di recitazione. Nulla sulla circostanza se gli insegnanti che li terranno percepiranno compensi e se sì da chi. Ciò che invece ha tenuto a precisare è che il “coordinamento artistico” del teatro è affidato all’Atcl, mediante convenzione. Da quanto riferisce l’assessore, inoltre, l’Atcl avrebbe provveduto a selezionare i docenti per i nuovi corsi di recitazione. Tuttavia, quello che ci si chiedeva nel precedente intervento e che anche qui si ribadisce è se nel fare ciò l’Atcl abbia mai considerato l’eventualità di concedere l’opportunità di partecipare alla selezione anche alle molte persone titolate nel campo artistico presenti in città, le quali, invece, anche in questa occasione, sono rimaste in panchina a guardare. Ci si chiede infatti, senza fare “confusioni” di sorta, se la stessa Atcl abbia mai pensato di pubblicare un bando (o simili) che, convenzione o non convenzione, in questa occasione non c’è stato. Perché in fondo non si sta chiedendo la luna. Si tratta pur sempre di gestire una struttura pubblica ed una valutazione cristallina sui requisiti dei partecipanti, mediante una commissione nominata dal Comune, avrebbe sicuramente inciso in maniera positiva sulla qualità dell’offerta culturale fornita dal teatro ed in secondo luogo sulla trasparenza, poichè degli attuali responsabili nominati non è dato conoscere i curricula. Ma la chiarezza non v’è stata e ne prendiamo atto con amarezza. L’auspicio, tuttavia, è che almeno tra i responsabili delle nuove attività e qualche membro dell’associazione che li ha nominati non vi siano state pregresse collaborazioni artistiche autonome e private, circostanza che, qualora fosse vera, renderebbe la scelta dell’Atcl sicuramente da rivedere. Appare evidente quindi come sarebbe necessario che Atcl e Comune facciano un passo indietro, indicendo una selezione pubblica dei soggetti che dovranno gestire le nuove attività del Traiano, compresa la scuola di recitazione, fornendo così ai numerosi professionisti presenti a Civitavecchia la possibilità di partecipare alla vita di in un teatro che, giova ricordarlo, è dei civitavecchiesi. Sarebbe un segno, questo sì, di trasparenza. In caso contrario prenderemo in considerazione l’ipotesi di indire una petizione pubblica per dare voce soprattutto alle numerose persone, professionisti ed associazioni culturali, che ancora una volta, loro malgrado, sono state lasciate ingiustamente all’angolo”.

Comunicato di Claudia Feuli, Segretario Giovani Democratici.

 

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