“Con le condizioni contenute nell’accordo del 2 dicembre 2016, contiamo di risolvere anche le ultime criticità.
La crisi di Tirreno Power, a seguito del blocco dei Gruppi a carbone di Vado Ligure, ha impegnato, senza sosta, le tre Segreterie Nazionali FILCTEM-FLAEI-UILTEC in questi ultimi anni. Tantissime sono state le riunioni con l’Azienda, con i Ministeri competenti, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tante sono state le ore di sciopero, tantissime le riunioni della Delegazione trattante.
Con un precedente accordo, circa 130 erano state le uscite volontarie; il 2 dicembre 2016, è stato sottoscritto un accordo di fondamentale importanza, che contiene una serie di tutele, utili a risolvere una crisi davvero pesante, visto il numero dei lavoratori coinvolti. Per raggiungere questo scopo il Sindacato di categoria ha profuso ogni sforzo perché l’Azienda non voleva accettare, in un primo momento, l’onerosità dell’accordo stesso, pensando semplicemente di ricollocare alcuni lavoratori nelle Aziende esterne a cui affida la manutenzione dei suoi Impianti.
Per noi questa soluzione insufficiente non poteva essere accettata, pur non escludendo che alcune posizioni lavorative in Aziende che facevano lavori in outsourcing, potessero essere ritenute valide dai singoli lavoratori.
Alla fine di una estenuante trattativa, si è raggiunto un importante accordo, condiviso da tutta la delegazione trattante, che ha consentito soluzioni dignitose alla quasi totalità delle persone coinvolte. Certamente sono stati tanti i sacrifici che i lavoratori hanno fatto, pur accettando le opportunità offerte dall’accordo, ma alla fine il numero di quelli da ricollocare, è diventato
davvero esiguo e con la rinnovata disponibilità delle Aziende a porre ancora in essere soluzioni solidaristiche, contiamo di poter risolvere anche qualche altro singolo caso, ovviamente riferito a tutti quelli che hanno accettato le condizioni dell’accordo (per gli altri, per quelli cioè che non hanno neanche voluto mettere in banca dati il proprio CV, è materialmente impossibile) .
Premesso che i numeri possono variare di qualche singola unità questa, al momento, è la situazione:
Esuberi rimasti: 4 a Vado Ligure, 4 a Civitavecchia, 2 a Napoli: proprio questi numeri ci fanno dire, con soddisfazione, che abbiamo raggiunto un risultato difficilmente preventivabile all’inizio della crisi.
Gli esuberi iniziali erano 181; 41 di questi sono stati riassorbiti da Tirreno Power, 11 hanno usufruito della Solidarietà di Settore, 3 persone sono andate a lavorare con i fornitori, 61 sono state le persone che hanno accettato l’incentivo che copre fino al 2026, 55 le uscite volontarie. A tutto questo va aggiunto un altro dato: circa 10 persone erano già state assunte nel Settore, prima della costituzione formale dell’Organismo bilaterale sulla Solidarietà e altrettante sono state le proposte concrete di lavoro, rifiutate da alcuni lavoratori, sempre riguardanti Aziende appartenenti al mondo elettrico. Vogliamo sottolineare questo dato con soddisfazione perché non solo abbiamo costituito uno strumento molto innovativo nel panorama delle Relazioni Industriali nazionali, ma questo strumento ha anche saputo dare risposte molto concrete ed efficaci.

Tenuto conto che all’interno dell’Organismo Bilaterale della Solidarietà di Settore diverse Aziende hanno ancora manifestato la volontà di fare qualche ulteriore colloquio e tenuto conto che alcuni lavoratori hanno manifestato la forte volontà di essere ricollocati, pur sapendo di dover accettare qualche sacrificio di natura logistica, queste OO.SS. garantiscono sin d’ora tutto l’impegno possibile utile a risolvere, si spera, gli ultimi casi rimasti. Ricordiamo anche che le Aziende del Settore potrebbero anche offrire posizioni di lavoro a chi è regolarmente in servizio presso Tirreno: questo garantirà comunque il recupero di un lavoratore/trice, oggi collocato/a in Naspi.
In pratica nei prossimi mesi cercheremo di sollecitare qualche ulteriore colloquio da parte delle Aziende del Settore per risolvere gli ultimi casi.
In definitiva: l’accordo più complicato forse mai stipulato nel Settore, ha quasi risolto una crisi dalle dimensioni importanti e le clausole contenute nello stesso potrebbero portare a soluzioni anche agli ultimi problemi rimasti (tranne quelli, lo ripetiamo, di chi non ha voluto accettare quanto in esso contenuto).
Molto lungimirante è stata la scelta di queste Segreterie Nazionali, che hanno preteso per tempo, durante il rinnovo contrattuale, il citato Organismo della Solidarietà di Settore che ha funzionato e continuerà a funzionare anche nei prossimi mesi (va ricordato che anche alcuni lavoratori di una Azienda Toscana, Elettra, già in NASPI, sono stati assunti all’interno di alcune Aziende
elettriche).Non possiamo non sottolineare anche l’atteggiamento veramente proattivo di alcune Aziende elettriche, che hanno lavorato con molto impegno e passione, al fine di risolvere quanti più casi possibile.
Nell’augurare un sereno Natale a tutti quei lavoratori che in questi anni e in questi giorni hanno sofferto per i tremendi momenti vissuti e particolarmente a chi ancora non ha trovato una collocazione, vogliamo ancora una volta ribadire che per le Segreterie Nazionali di FILCTEMFLAEI-UILTEC non finisce qui l’impegno profuso in questi anni, ma continuerà fin quando non riusciremo a ricollocare tutti i colleghi che ancora attendono un posto di lavoro e che hanno accettato le condizioni dell’accordo”.
Le Segreterie Nazionali
Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil

 

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