“Il Consigliere Calvo ha espresso una sua pur colorita opinione – dice il Sindaco Pietro Tidei – e per questo deve essere rispettato. Dire però che la dichiarazione di dissesto sia stata una scelta dell’amministrazione non è una manifestazione di onestà intellettuale. Sarebbe come ammettere che i 30 milioni di euro di debiti che ci siamo ritrovati sul tavolo non esistano. Allora vada lui stesso, che ha partecipato attivamente alla precedente amministrazione, a dire al fornitore farmaceutico che i suoi 600 mila euro di crediti per merce consegnata e non pagata non esistono, sono una bugia. E visto che calvo è così’ bravo convincere le persone lo faccia anche con l’Enel per il milione di euro che deve introitare dal Comune e così, visto che ci ha preso la mano, lo faccia con tutti i creditori che si stanno mettendo in fila per incassare qualcosa di quanto è loro dovuto per spese autorizzate non nella mia gestione ma in quella di Calvo. Problema risolto?Anche questo probabilmente non basterebbe a risollevare una Città abbandonata per dieci lunghissimi anni. Stamattina sono andato a Roma, avevo un appuntamento con l’assessore regionale ai lavori pubblici per perorare le nostre necessità in merito alla scuola Vignacce ed alle barriere soffolte. A metà del tragitto l’auto del Comune ha avuto un guasto dovuto all’usura e non poteva essere sostituita con nessun’altro mezzo. Ecco, questi sono i segni evidenti della buona amministrazione che mi ha preceduto. Questi sono i fatti, non le chiacchiere. E a proposito di chiacchiere voglio raccontare a Calvo quella che sta girando in Città in questi giorni e che vede lui ed altri partecipanti alla precedente amministrazione intenti a preparare un ricorso contro la delibera di dissesto, aiutati da un ex segretario comunale. La cosa sarà organizzata sicuramente per prevenire gli accertamenti della Corte dei Conti ma la vostra grande preoccupazione non dovrà riguardare solo la magistratura contabile. Piuttosto bisognerà rispondere in maniera appropriata e sensata alle domande che presto vi rivolgerà la Procura della Repubblica, delibera di dissesto o meno”

Comunicazione Comune di Santa Marinella

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