Il sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei replica a quello di Tarquinia Mazzola sul porto e sullo sviluppo dello stesso nel territorio. “Rispondo al sindaco di Tarquinia Mazzola che difficilmente poteva riuscirgli il colpo del furbetto trasferendo la zona Franca a Tarquinia e cancellando Civitavecchia. Sicuramente non con me. Nei progetti suoi – e di chissà quale altro esponente viterbese – l’unica zona Franca doveva essere a Tarquinia. Grazie alle mie amicizie romane sono stato avvertito in tempo ed il piano di Mazzola è già andato in fumo. Oltretutto l’idea della Zona Franca è ripresa da una mia vecchia proposta di legge. A Mazzola ricordo anche lo spirito di collaborazione che ci ha spinto a rifare il progetto per il dearsenificatore – per dare acqua depurata anche a decine di utenze d Tarquinia -e che ci è costato dai due ai quattro mesi di ritardo con i conseguenti disagi per i civitavecchiesi. Poteva portare un occhio di riguardo non fosse altro per questo. Il resto va oltre l’ovvio, perché è logico che il porto è un’opportunità da sviluppare a favore di tutto il Territorio. Ma la Zona franca nasce e si sviluppa dapprima a Civitavecchia per evidenti ragioni logistiche per poi interessare ed estendersi anche gli altri due comuni ovvero Allumiere e Tarquinia. Ora se ne discuterà con Zingaretti, nell’incontro che ho chiesto e che, sono certo, permetterà di rimettere a posto le cose e ricominciare a collaborare”.