La notizia del giorno è che, nonostante la ormai tanto famosa quanto misteriosa talpa del comune abbia avvantaggiato l’Altair Tempio Crematorio con uno strano passaggio di carte “non autorizzato”, il Consiglio di Stato ha sancito che le prescrizioni imposte alla società dall’allora Sindaco Cozzolino nell’esercizio del forno crematorio appaiono NON SPROPORZIONATE e NON PRETESTUOSE, dato che un impianto di questo tipo, con evidenza, genera fumi inquinanti.
Più nel dettaglio, il Consiglio ribadisce la correttezza dell’impostazione della pronuncia di primo grado nella parte in cui il Tar ha ritenuto corrette e congrue le prescrizioni imposte all’esercizio del crematorio, osservando che “si tratta pur sempre di un’attività che comporta immissioni in un ambiente, come quello di Civitavecchia, soggetto a pressione ambientale”.
Questa ordinanza ci spinge pertanto ad una serie di riflessioni su quelle che sono l’importanza e la centralità della figura del Sindaco in materia ambientale che derivano dal regio decreto n. 1265/1934: è ben possibile per il Sindaco opporsi ai privati che intendono costruire impianti inquinanti ed impedire ennesimi insulti ad un territorio già gravemente provato.
Speriamo che il messaggio sia chiaro e che Tedesco, in sede di riconversione della centrale a gas, non si nasconda più sotto la gonna di mamma Enel e tiri piuttosto fuori la voce, anzi le prescrizioni, per l’appunto.
Gli attivisti del M5S Civitavecchia
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