Sul trasporto pubblico non di linea è scontro tra Palazzo del Pincio e categoria.

Il Codacons accusa: il Comune non ha fatto nulla per evitare questo scenario.
Carte da scoprire. È quanto chiede Sabrina De Paolis, presidente del Codacons del Lazio, all’amministrazione comunale di Civitavecchia in materia di regolamentazione taxi ed Ncc “Invitiamo l’Assessore a far pubblicare in evidenza sul sito istituzionale
del Comune, a riprova di quanto afferma, il documento che attesta l’acquisizione del parere di legge, che prima del marzo 2017
(data in cui il Comune di Civitavecchia ha sottoscritto il Protocollo d’intesa con gli altri Comuni della Città metropolitana)
avrebbe dovuto consentire al Comune di poter sottoscrivere l’importante Protocollo, affermando che ”I Comuni interessati
hanno approfondito in separati incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria taxi ed Ncc dei rispettivi territori e nelle sede istituzionali previste i necessari confronti”.
L’assessore mente sapendo di mentire quando afferma di averlo fatto. Come quando dice “sono io ad essermi messo di traverso,
senza firmare nulla che non fosse avallato dalla categoria (…) a me non risulta esistere un rappresentante unico che abbia la delega delle auto bianche civitavecchiesi. Quindi chi parla lo fa a titolo personale”.
Ebbene, invitiamo l’Assessore, che ha disertato la seduta – certamente tardiva rispetto al marzo 2017 – della Commissione in cui
il rappresentante delle auto bianche civitavecchiesi ha fatto questa affermazione (ribadendo che l’Assessore non aveva mai parlato con loro di questo e anche se fosse, gli ricordiamo che tali colloqui – comunque rinnegati con forza dal rappresentante
– non avrebbero alcun valore di legge essendosi svolti all’infuori delle sedi istituzionali), a chiedere il verbale all’Ufficio Trasporti della seduta del 31.01.2018 della Commissione Consultiva per il trasporto pubblico non di linea, così potrà leggere il nome del
rappresentante dei taxi che ha fatto questa affermazione”.
Il Codacons registra quindi che “ad ottobre 2017, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha inviato un parere “negativo” al protocollo firmato, anche dal Comune di Civitavecchia, immaginiamo dall’Assessore o dal Sindaco” rivela che “solo a gennaio
2018 la sottoscritta rappresentante dell’Associazione, fortunatamente anche nella Commissione di Roma Capitale, è venuta
a sapere, e solo in quella Sede, del Protocollo firmato a marzo 2017.
Inoltre, se l’Assessore stesso definisce “una porcata” il provvedimento del 2015 della Pisana, ci domandiamo se sia stata prodotta
qualche azione per contrastarlo da parte del Consigliere Porrello per tutelare gli interessi di Civitavecchia”.

L’invasione dei taxi romani è insomma alle porte? Di questo si tratta e sarebbe bene saperlo perché in termini di traffico, usura delle strade e via dicendo sarebbe già una cattiva notizia. Senza contare l’ulteriore impoverimento di un territorio che ospita milioni di crocieristi e lascia ad altri i guadagni.

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