geometriko cardarelli

Il 28 e 29 Aprile a Gallipoli si è disputato il III Torneo nazionale di Geometriko. Leonardo Tortorelli, prof di matematica un po’ fuori dagli schemi per la sua capacità di coinvolgere chiunque si avvicini alla matematica ha ideato un gioco di carte in cui ragazzi, ma anche adulti e bambini, possono sfidarsi a colpi di quadrilateri. Si inizia con poche nozioni di base, accessibili a tutti e pian piano cresce la voglia di imparare la geometria attraverso il gioco. Vince la strategia, la conoscenza, la capacità di saper usare la carta giusta al momento giusto. Si parte con le prime partite in aula e poi torneo di classe, d’Istituto, Regionale ed infine Nazionale. Nel Salento si sono sfidate quasi tutte le regioni d’Italia: c’era la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Campania, Abbruzzo, Molise, Puglia, Calabria e chiaramente il Lazio. L’Istituto Vincenzo Cardarelli quest’anno supera tutte le fasi ed accede con la vincitrice d’Istituto Benedetta Bartoccini della 1C dello scientifico opzione scienze applicate alla fase nazionale che si è tenuta in Puglia. A Gallipoli vince come prima classificata al suo tavolo la fase semifinale ed accede alla finale. Purtroppo a Geometriko vige una regola: “se vedono che sei forte, ti attaccano per primo”. Benedetta è temuta e solo il primo classificato può accedere alla finalissima, purtroppo non ce la fa. Partecipa anche alla gara di ripescaggio: due quesiti di geometria in 10 minuti, troppo pochi per chi ha appena iniziato il liceo scientifico (quasi tutti i giocatori sono del secondo anno), ma nel 2019 si tornerà ancora più forti perché la matematica è diventata più bella e più facile da studiare!

“Una straordinaria esperienza – commenta la prof.ssa di matematica Daniela Ricci dell’IIS Cardarelli – sono orgogliosa per le prestazioni della studentessa . Tra l’altro Benedetta è’ solo al 1° anno. Attraverso questo approccio didattico-ludico gli studenti sono coinvolti al massimo e tutti, spontaneamente, vogliono partecipare, imparando senza stress, anzi divertendosi”. “Un’esperienza eccezionale, da ripetere – commenta Benedetta Bartoccini – mi sono trovata circondata da tanti ragazzi, bella anche la novità del nostro interrelarci : ci confrontavamo infatti su quale metodo fosse più corretto per effettuare una dimostrazione. Così la geometria è più affascinate ed interessante”.

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