Una mattinata di riflessione sui valori di giustizia, legalità e memoria. Vissuta alla Cittadella di Semi di Pace – a due passi dalla stele che ricorda i giudici Falcone e Borsellino e gli uomini delle loro scorte – e condivisa con i pensieri e le emozioni di studentesse e studenti.
È quando vissuto venerdì scorso, 21 maggio, a Tarquinia, in un evento che, in numero ridotto a causa delle restrizioni imposte dalla situazione di emergenza sanitaria, ha visto comunque riunirsi i rappresentanti del mondo associazionistico e religioso tarquiniese, delle forze dell’ordine e delle istituzioni cittadine.
Accogliendo gli ospiti, Luca Bondi, presidente di Semi di Pace, ha ricordato come la Cittadella sia “il luogo dove quotidianamente ci alleniamo a vivere i valori della solidarietà, oltre che luogo di memoria. E qui, oggi, ci siamo voluti incontrare tutti assieme, in memoria di tutte le vittime delle mafie”.
Perché, ha continuato Luca Bondi, “la memoria non è un mero ricordo di eventi passati, ma il coinvolgimento personale e la consapevolezza profonda che ognuno di noi è parte di una comunità e ne diventa responsabile e custode con le proprie azioni, in un impegno illuminato dalla stella polare della giustizia, della legalità e della pace”. Quindi il presidente ha ricordato gli esempi di donne e uomini che hanno sacrificato la propria vita per combattere le organizzazioni mafiose, veri e propri “martiri della giustizia”.
Sono stati quindi gli studenti a prendere la parola e emozionare, riportando riflessioni, storie, ricordi ed esperienze personali e facendo da voce ai tanti altri ragazzi che, a causa delle limitazioni, non hanno potuto prender parte all’evento.
I ragazzi del Liceo Scienze Umane e Musicale Santa Rosa di Viterbo Angela Letizia Poponi, Aurora Di Vita e Leonardo Poponi, introdotti dal professor Ugo Longo, hanno ripercorso gli ultimi momenti prima della strage di Capaci e il forte impatto emotivo che ha causato. Le studentesse dell’ Istituto paritario San Benedetto di Tarquinia, Chiara Caccetta e Roberta Parrano, accompagnate dal professor Stefano Tienforti, hanno chiamato i presenti a una riflessione su come la lotta alla legalità passi dal quotidiano rigetto di indifferenza e superficialità. Infine, dopo il discorso della Dirigente Laura Piroli, le studentesse Anastasiia Semenchenko, Maria Paola De Angelis, Flaminia Cardinali e Chiara Piferi dell’IISS Cardarelli di Tarquinia hanno parlato della loro esperienza nel corso dei campi della legalità a Corleone
Prima dei saluti, hanno preso la parola Federica Guiducci, presidente del consiglio comunale di Tarquinia, visibilmente emozionata e mons. Rinaldo Copponi, vicario generale della Diocesi, in rappresentanza del Vescovo.

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