Il 21 dicembre, alle ore 19, festa nella sala consiliare del palazzo comunale. Saranno presenti il sindaco Mazzola e l’assessore Valeri.

Si celebrerà il 21 dicembre, alle ore 19, nella sala consiliare il 25° compleanno del gruppo comunale della Protezione Civile. Creata nel 1991, l’istituzione, grazie all’eccezionale lavoro dei volontari, è sempre stata un punto di riferimento per la Tarquinia. A portare i saluti della città saranno il sindaco Mauro Mazzola e l’assessore Maria Elisa Valeri. «Avevo promesso una grande festa per celebrare questo importante traguardo – afferma il primo cittadino – e per rendere il giusto e doveroso merito all’entusiasmo e all’impegno che hanno animato e animano ancora oggi i volontari. Sono stato tra i primi, come amministratore, a credere nell’organizzazione di una Protezione Civile locale e, diventato sindaco, ho voluto dare nuova linfa al gruppo, in termine di mezzi e risorse umane». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Valeri: «Mi unisco alle parole del sindaco Mazzola,  nel dire grazie al generoso lavoro dei volontari fatto in questi anni, svolgendo un ruolo fondamentale per la tutela della cittadinanza negli eventi calamitosi e di presidio del territorio». Sarà un compleanno di lavoro per il gruppo comunale della Protezione Civile, impegnato in questi giorni presso il campo di Sommati, frazione di Amatrice, nel dare assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. In tante altre occasioni i volontari si sono distinti partecipando a missioni umanitarie internazionali quali l’emergenza Kosovo nel 1999 (nell’ambito della missione “Arcobaleno” coordinata dal dipartimento nazionale della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio), l’emergenza Eritrea con la raccolta e invio di aiuti alla popolazione; collaborando con l’associazione umanitaria Semi di Pace per il progetto “Amistad” a Cuba e per l’aiuto alla Romania. Tra gli interventi più significativi il soccorso alle comunità colpite dai terremoti nell’Umbria, nelle Marche, nel Molise, nell’Abruzzo e nel Lazio e dalle alluvioni di Benevento e del “basso Grossetano”.

 

 

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