Lo ha sottolineato ieri, 6 novembre, il consigliere comunali Flumini, in occasione dellla celebrazione dell’Anniversario della Vittoria, della Festa delle Forze Armate e della Giornata dell’Unità Nazionale.

«In un momento in cui l’Italia versa in una grande crisi, dove si intravvedono segnali pericolosi di ritorno al passato, perdita di valori di accoglienza e solidarietà offuscati da diffidenza per non essere prevaricati da eventuali invasori, preoccupati dalla diminuzione dei diritti fin qui acquisiti, quali sanità e lavoro, dobbiamo trarre insegnamento da uomini divenuti eterni perché saranno sempre ricordati dalla cittadinanza». Lo ha dichiarato il consigliere comunale Salvatore Flumini, ieri 6 novembre, per la celebrazione dell’Anniversario della Vittoria, della Festa delle Forze Armate e della Giornata dell’Unità Nazionale, commemorando Domenico Emanuelli. «È stato deputato, sindaco, ma soprattutto medico altruista in un periodo buio e triste del nostro Paese: quello della seconda guerra mondiale. – ha aggiunto il consigliere Flumini – Con il suo operato dava luce e speranza ai malati sia che fossero i giovani paracadutisti italiani e stranieri o civili che non avevano di che pagare, perché la sanità allora non era gratuita. Siamo qui a rendere omaggio e a esprimere gratitudine al suo operato e alla via da lui tracciata, per cui non possiamo fare a meno d’indicarla e ripercorrerla, adesso più che mai. E sono in tanti oggi a seguire il suo esempio. Uomini e donne, portatori di valori immensi, che lavorano in silenzio, aiutando chi è meno fortunato presso strutture di accoglienza o in queste settimane nelle zone terremotate. Un patrimonio di persone che non rimangono inoperose chiedendo sempre aiuti ai Governi di turno o criticando, ma agiscono per quello che è nelle loro possibilità».

 

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