ISTITUTO ALBERGHIERO DI LADISPOLI: LA CHIAVE PER APRIRE LE PORTE DEL FUTURO

SUCCESSO PER GLI OPEN DAY DEL 14  E 21 GENNAIO. E DAL 16 GENNAIO SONO PARTITE LE ISCRIZIONI.

Secondo e terzo Open day per l’Alberghiero di Ladispoli, che il 14 e il 21 gennaio è tornato ad aprire le sue porte per accogliere le numerose famiglie desiderose di conoscere, dall’interno, la sua storia e le sue attività.

A fare gli onori di casa, una squadra coesa e determinata, formata dai Docenti Responsabili dell’Orientamento: la prof.ssa Isabella Gargiulo, la prof.ssa Valeria Mollo, il prof. Carlo Narducci, la prof.ssa Simona Paganelli, la prof.ssa Carmen Piccolo e la prof.ssa Rosa Torino. Al lavoro nei laboratori per coordinare i loro studenti, i professori Luciano Cucullo e Francesco Riili, Docenti di Enogastronomia, il prof. Michele Comito e il prof. Michele Limotta, insegnanti di Sala.

“Gli Open Day rappresentano il momento culminante di un vasto e ambizioso progetto di orientamento che è iniziato a novembre e proseguirà ancora per diverse settimane – hanno dichiarato ad una sola voce i membri del Gruppo – Siamo stati impegnati in un’intensa attività di divulgazione del nostro Piano dell’Offerta Formativa, accolti dalle Scuole Medie di un’ampia area che va da Roma Nord a Fregene, Ladispoli, Cerveteri e Santa Marinella, non trascurando i centri del Lago di Bracciano, da cui provengono ormai molte decine di studenti del nostro Istituto. Da ieri sono state allestite, inoltre, diverse postazioni, per agevolare le famiglie nella procedura di iscrizione on line. L’affiatamento, la stima reciproca e lo spirito di gruppo del nostro team ci hanno consentito di lavorare con entusiasmo e di organizzare nel modo più efficace tutte le attività. Ma vogliamo rivolgere un grazie anche ai nostri studenti, che ci hanno accompagnato nelle Scuole, contribuendo con sincero e gioioso senso di appartenenza a suscitare negli alunni delle Terze Medie curiosità e interesse intorno alla realtà dell’ Istituto Alberghiero. Senza dimenticare l’apporto fondamentale offerto in occasione dei tre Open Day, quando nelle loro divise impeccabili i nostri allievi ci hanno aiutato ad accogliere le famiglie, hanno allestito le sale, animato i laboratori di sala, bar e cucina, preparato ogni sorta di prelibatezze, servito ai tavoli e seguito gli ospiti, spiegando e rispondendo a tutte le domande con simpatia, cordialità e precisione”.

“L’Istituto Alberghiero di Ladispoli può vantare una consolidata tradizione di eccellenza nel nostro territorio e l’utenza si sta espandendo di anno in anno, a dimostrazione di un’offerta formativa vincente, di elevato apprezzamento – ha commentato la Prof.ssa Vincenza La Rosa, Preside dell’Istituto Alberghiero di via Federici – Ma l’obiettivo di chi dirige questa scuola è quello di puntare sempre all’innovazione. Così, accanto ai punti di forza che da sempre caratterizzano la didattica dell’Istituto, abbiamo deciso di qualificare ulteriormente il curriculum scolastico dei nostri studenti. Le novità più importanti si chiamano Fixo, Internazionalizzazione, politiche anti-dispersione e potenziamento della rete dei trasporti”.

Dal 2016, l’Istituto Alberghiero di Ladispoli per seguire e supportare i suoi studenti anche dopo il conseguimento del diploma, ha deciso di aderire al PROGETTO FIXO YEI, il Piano dell’Unione Europea per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prevede finanziamenti da investire in politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento nel mercato occupazionale. Gli allievi che ne faranno richiesta, al termine del loro percorso scolastico, potranno quindi avvalersi di uno Sportello con personale specializzato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che li accompagnerà ed assisterà nella definizione di un “obiettivo professionale” personalizzato in base al loro profilo, tramite il quale potranno impostare una ricerca attiva del lavoro e facilitare il loro primo inserimento in un contesto aziendale.
Per quanto riguarda l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, l’Alberghiero propone da anni scambi culturali e stage all’estero, in particolare a Malta e in Inghilterra (Guildford, Bournemouth e Hastings). Per le politiche anti-dispersione, l’Istituto di via Federici ha aperto uno sportello didattico di recupero attivo tutto l’anno, con servizio di tutoraggio individuale ed attività didattiche individualizzate. E’ inoltre disponibile, in sede, uno psicologo professionista che riceve tutti gli studenti che ne facciano richiesta. Per quanto concerne, infine, il potenziamento della rete dei trasporti, la Dirigenza dell’Istituto, con il suo staff, ha condotto una lunga battaglia per avvicinare a Ladispoli (e al suo Alberghiero) il comprensorio del Lago di Bracciano (dal quale provengono, ormai, moltissimi studenti). Dal mese di settembre 2016, sono state aggiunte, finalmente, tre nuove corse Cotral che consentono agli allievi di raggiungere direttamente e comodamente la scuola, rispettando con precisione gli orari scolastici di entrata e di uscita.

“Turismo e Enogastronomia sono settori trainanti del nostro Paese non per ragioni meramente economiche, né per tendenze o mode passeggere, ma perché ne incarnano l’essenza più profonda e ne rispecchiano la cultura. – ha aggiunto la prof.ssa Lucia Lolli, Vicepreside dell’Istituto di via Federici – Non a caso, in un saggio di pochi anni fa dal titolo significativo (L’identità italiana in cucina), Massimo Montanari, Docente di Storia Medievale e di Storia dell’Alimentazione all’Università di Bologna, sottolineava come l’Italia esistesse ben prima della sua unità politica, nei modi di vita, negli atteggiamenti mentali, nelle pratiche quotidiane (cucina compresa).

“Quella di oggi, insieme alle giornate del 18 dicembre e del 14 gennaio, rappresenta un vero successo per noi. – ha aggiunto la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Vincenza La Rosa  – Un numero crescente di giovani vede nell’Enogastronomia e nell’Ospitalità alberghiera un ottimo sbocco professionale. Secondo i dati della Federazione Italiana Esercizi Pubblici, il settore della ristorazione continua ad essere in crescita. Dodici milioni di Italiani (il 66% della popolazione) pranzano abitualmente fuori casa. I cuochi del Bel Paese, poi, trovano lavoro assai facilmente anche all’estero. In Europa, il comparto vale circa 500 miliardi, per il 51% concentrati in tre Paesi, con il nostro al terzo posto, preceduto da Regno Unito e Spagna. 100.000 sono i ristoranti italiani (o all’italiana) nel mondo. Da decine di anni, ormai, la nostra cucina è riconosciuta come la migliore nel panorama internazionale”.  “Un diploma conseguito in un Istituto Alberghiero richiede sacrifici, passione e dedizione –  ha ricordato il Prof. Michele Limotta, Docente di Sala – ma rappresenta la chiave per aprire le porte di tutti i Paesi. E per chi non ama spostarsi troppo – ha aggiunto – c’è, ad appena 40 km, il mercato più appetibile del mondo: Roma, con le sue straordinarie potenzialità ricettive”.

Anche per quanto riguarda il turismo, infatti, i dati sono ottimi. L’impatto economico del settore turistico sul P.I.L. italiano è di circa il 10%. L’incidenza sull’intera occupazione nazionale è del 14%. Facile concludere che le figure professionali legate a questo comparto sono e saranno sempre più richieste.

Diverse, poi, le possibilità di proseguire gli studi dopo il conseguimento del diploma in un Istituto Alberghiero: molti, ormai, sono i Corsi di laurea in Scienze del Turismo e in Scienze dell’Alimentazione e le Scuole di Specializzazione nel settore turistico ed enogastronomico.