SSC. La necropoli etrusca di Colle di Mezzo

allumiere bandita grande

(Rubrica a cura di Glauco Stracci – SSC)

La parte del territorio etrusco dei Monti della Tolfa che oggi è nel Comune di Allumiere, rispetto a quello di Tolfa, non sviluppò mai una fase funeraria monumentale a immagine di quella cerite, ma si tenne sempre su di una tipologia architettonica
abbastanza rudimentale che ricordava molto le sepolture dell’Età del Bronzo di Facies Appenninica (tra l’altro attestata nel
territorio) e che più di cinquant’anni orsono fece cadere in errore anche esperti di settore, prima di giungere a conclusione che si trattasse di tombe etrusche peculiari del comprensorio, da allora si parlò di tombe “megalitiche” o “dolmetiche” e finine di “arcaismo” etrusco della Tolfa. A tale categoria appartiene la Necropoli di Colle di Mezzo ubicata nell’omonima località
e che riguarda diciannove tombe, di cui due ad incinerazione, in parte raggruppate su di un pianoro discendente. Indagate nel
1967 dall’ ispettore onorario O. Toti, il sepolcreto svelò diversi fattori interessanti, le tombe a inumazione erano a “camera
costruita” e dotate di dromos, la camera era ottenuta mediante grandi blocchi pareggiati, appunto “megalitici”, di roccia vulcanica (riolite quarzotrachitica) con copertura piana ottenuta mediante uno o due grandi lastroni di calcare lyschoide, molto simile alla “pietra paesina” toscana, la tomba era poi coperta formando un tumulo di pietrame che, a sua volta, era circoscritto da un filare di pietre, tale architettura trovava similitudine con le vicine necropoli di Bandita Grande (Allumiere), Monte Palarese (Tolfa) e Pian Sultano (Tolfa-S.Severa nord).
Tra i reperti rinvenuti nei corredi funerari spiccano due fibulae, una “a sanguisuga” e l’altra “a navicella”, vasellame etrusco-corinzio (aryballoi, alabastra) e bucchero, che datano la fase più antica del sepolcreto alla fine del VII sec. a.C. con un riutilizzo, di alcune tombe, nel IV-III sec. a.C. Molti materiali, comprese le due sepolture ad incinerazione, sono oggi esposti presso il Museo Civico A. Klitsche de Lagrange di Allumiere.