“Abbiamo sostenuto la candidatura di Andrea Orlando alle primarie per la scelta del segretario del partito democratico.

Lo abbiamo fatto condividendo gli obiettivi politici contenuti nella sua mozione: il porre al primo posto i problemi del lavoro, dell’equità, della giustizia sociale, l’orizzonte del centro-sinistra, l’esigenza di ricomporre le tante anime di una sinistra diffusa, la lotta ai populismi e alla delegittimazione dei partiti e della politica, il ruolo del partito, la separazione della direzione politica da quella istituzionale, l’esigenza di ampliare la democrazia interna.

Lo abbiamo fatto anche per sottolineare la necessità di una sinistra interna al partito democratico, essenziale per un PD che voglia essere plurale e mantenere salde le ragioni stesse della sua nascita.

Malgrado alcune riserve da noi peraltro espresse anche ai livelli nazionali sui metodi di gestione dell’area stessa, abbiamo dato il nostro contributo al positivo risultato di Andrea Orlando in città.

Le riserve hanno riguardato innanzitutto la organizzazione dell’area e i suoi percorsi decisionali.

Risultava a noi di difficile comprensione leggere in città comunicati a firma area Orlando senza che ci fosse stato alcun coinvolgimento di chi a sostegno della candidatura di Orlando si stava spendendo.

Se i problemi della democrazia e della partecipazione sono considerati preminenti, debbono esserlo sempre, senza eccezione alcuna.

Concluse le primarie abbiamo continuato a leggere comunicati non firmati a nome dell’area Orlando.

Non sappiamo se l’area a livello nazionale si sia strutturata e in quali forme, né sappiamo come si acquisisca la titolarità della sua rappresentanza.

Ciò che sappiamo con certezza è che nessun processo di consultazione e di partecipazione è stato messo in atto nella nostra città. Le posizioni che vengono espresse a nome dell’area Orlando sarebbe utile sapere da dove provengono e con quale legittimazione democratica.

E’ per questo che riteniamo di dover marcare la nostra distanza da posizioni maturate fuori da un percorso chiaro e trasparente e da una organizzazione con proprie regole e rappresentanze riconosciute e condivise.

Rimanendo inalterate le ragioni della posizione da noi espressa durante la campagna per le primarie, continueremo ad essere presenti, come gruppo, nel partito e fuori di esso”.

Comunicato a firma: Piero Alessi, Paola Angeloni, Fabrizio Barbaranelli, Dario Bertolo, Rita Busato, Massimo Castellucci. Stefano Cervarelli, Claudio Galiani, Nicola Porro, Eraldo Riccobello, Marcello Rocchetti, Benedetto Salerni

 

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