I treni usati come dormitori. E come stanze del buco. Una situazione da film horror, come illustra fin troppo bene la foto che, da ieri mattina, ha fatto il giro d’Italia. Vi si vedono fazzoletti sporchi di sangue, altre tracce ematiche sul pavimento e una siringa. Ebbene, quello doveva essere un posto (anzi quattro) dove sedersi, per recarsi sul posto di lavoro o di studio. Magari un posto da assegnare ad una famiglia di crocieristi: perché quel treno è poi partito da Termini per dirigersi a Civitavecchia, dove arrivano due milioni e mezzo di croceristi l’anno, attirati dalle bellezze del nostro Paese, non certo da scene da film horror come queste. Il fatto è che la situazione di degrado dei treni regionali peggiora di giorno in giorno, il che affossa definitivamente la percezione di efficienza e l’immagine stessa di un servizio utilizzato da decine di migliaia di persone, quotidianamente, spesso nel sovraffollamento.
Ma l’allarme destato dalla vicenda della siringa sul Roma-Civitavecchia dovrebbe essere tale da fermare un fenomeno incredibile: quello dei treni utilizzati come dormitori da senzatetto. Sempre dai circuiti telematici dei pendolari di Civitavecchia, gli stessi che hanno pubblicato l’incredibile foto, arriva un’altra denuncia grave: “Alle 5.10 di questa mattina – si legge nel post – vi erano persone che dormivano dentro i treni, di nazionalità sicuramente peruviana o altro, che uscivano ed entravano da un terno fermo al binario 4 e subito dopo sono saliti sul treno di Montalto per Termini alle 5.32 sicuramente senza biglietto! Tirate le conclusioni”.