Shipping in lutto per la scomparsa di Francesco Nerli

Il “padre” della Legge 84/94 sulla portualità si è spento a 72 anni. Commossi i ricordi di chi ha vissuto quello che per il porto di Civitavecchia è stato un periodo d’oro. Musolino: “Uomo di grande intelligenza: aveva un amore sincero per la portualità italiana, di cui aveva profonda conoscenza”. Addolorato Moscherini, che fu anche il suo segretario generale tra il 1999 ed il 2000.

Mondo dello shipping in lutto per la scomparsa, a 72 anni, di Francesco Nerli, il primo presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia guidata per due mandati per poi ricoprire lo stesso ruolo a Napoli. Da più parti definito “il padre” della Legge di riforma dei porti la 84/94, è stato anche presidente di Assoporti per un lungo periodo, mettendosi a disposizione del settore, nel continuo dialogo con il Governo per rilanciare la portualità italiana. Nel corso degli anni ha ricoperto molte cariche all’interno del Partito Comunista Italiano e del sindacato Cgil: venne eletto per la circoscrizione di Siena-Arezzo-Grosseto alla Camera dei deputati nel 1987 e al Senato della Repubblica nel 1992.

Cordoglio da parte di Pino Musolino, pronto a sedersi sulla poltrona di Molo Vespucci da presidente: “Francesco Nerli era un uomo di grande intelligenza, una ironia a volte feroce e un grande senso delle istituzioni – ha ricordato – ma più di tutto, aveva un amore sincero per la portualità italiana, di cui aveva profonda conoscenza e a cui si sentiva sempre legato. Con me personalmente è sempre stato disponibile e di grande supporto, con una umiltà e spirito di servizio che solo i grandi uomini sanno esprimere. Sono profondamente addolorato”.

“Abbiamo appreso con infinita tristezza la scomparsa del nostro amico Francesco Nerli, già presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia – scrivono dalla Compagnia portuale – il nostro profondo cordoglio e le nostre condoglianze a tutta la sua famiglia. Francesco era un uomo che ha scritto pagine importanti nella storia della portualità nazionale, e nel nostro porto. Ha rappresentato per tutti noi un punto di riferimento ed una mente lucida su analisi e prospettive del settore del lavoro portuale. Caro Francesco riposa in pace e che la terra ti sia lieve”.

“Ho avuto modo di conoscerlo prima grazie a mio padre, al quale lo legava una amicizia basata su profondo rispetto reciproco, poi direttamente, da giornalista e poi da funzionario dell’Autorità portuale di cui lui rimase sempre e comunque IL presidente, così come poi è stato per Gianni Moscherini – ha commentato il leader della Svolta Massimiliano Grasso – si deve proprio allo straordinario binomio Nerli-Moscherini l’avvio dell’altrettanto straordinario percorso che in pochi anni ha portato Civitavecchia da essere conosciuta in Italia come semplice porto per la Sardegna a diventare per il mondo Il Porto di Roma. Francesco Nerli, comunista toscano, padre della riforma della portualità del 94, ideologicamente era distante da me anni luce. Così come calcisticamente, lui super tifoso viola, io juventino. Ma quel che conta è che fosse una persona competente e un uomo perbene. Una figura di quelle che oggi nella portualità e non solo sono sempre più rare da trovare. Riposa in pace Presidente, che la terra ti sia lieve”.

“Come non ricordare di Francesco Nerli quel tratto di ironia e di scanzonatura tutte toscane – ha commentato anche il presidente del Mare di Sicilia Occidentale Pasqualino Monti – dietro le quali si celava un’intelligenza, una scaltrezza politica, ma anche una fermezza di idee. Come non ricordare il suo immancabile sigaro toscano che mascherava dietro il suo fumo la fermezza alla guida di Assoporti. Ciao Francesco, grande stratega e rifondatore della portualità italiana”.

Anche Assoporti piange il suo past Presidente Francesco Nerli, “uno degli autori della riforma portuale, oltre che Presidente delle Autorità Portuali di Civitavecchia e di Napoli. Francesco Nerli – ricordano – è stato un uomo di grandi passioni, un uomo di mare, attento alle istanze dei lavoratori con una visione legata allo sviluppo dei nostri porti. La sua generosità non è sempre stata ripagata da eguale moneta. Per oltre un decennio ha dovuto combattere per dimostrare la sua innocenza; per una persona dotata di un forte senso delle istituzioni, si è trattato di una enorme sofferenza, vissuta con grande dignità sino al riconoscimento pieno di innocenza”.

L’Autorità Portuale di Civitavecchia piange il suo primo Presidente – se ne è andato il senatore Francesco Nerli, primo Presidente della storia dell’Autorità Portuale, nata per effetto della Legge 84 del 1994.   Grazie alle sue intuizioni, grazie ai rapporti consolidati negli anni è riuscito prima a portare a compimento la revisione del Piano Regolatore Portuale e poi a trovare un’enorme mole di finanziamenti che hanno portato alla radicale trasformazione dello scalo, a renderlo quello che è oggi, aperto a qualsiasi tipologia di traffico.   Quello che era un piccolo porto di una realtà di provincia, grazie a Nerli è diventato il Porto di Roma, uno degli approdi di maggiore importanza a livello nazionale e nel Mediterraneo. Ma la sua opera è andata oltre quelle che sono state le intuizioni prima e le realizzazioni poi. La stessa crescita e il prestigio accumulato negli anni dall’ente sono figli del suo lavoro, della sua tenacia e della serietà con la quale ha sempre affrontato i problemi.   In questo momento, tutta l’Autorità Portuale di Civitavecchia si stringe attorno alla famiglia nel ricordo di un grande uomo.
“Francesco Nerli è stato sicuramente – dichiara il presidente Francesco Maria di Majo – l’artefice dello straordinario sviluppo che il porto ha avuto negli ultimi decenni e credo di interpretare il pensiero di tutta la comunità portuale locale e di chi ha lavorato a stretto contatto con lui nel proporre di intitolare a Francesco Nerli la sala Conferenze dell’Autorità Portuale”.

“Un immenso dolore colpisce oggi la famiglia Nerli per la perdita del caro Francesco”. Così la Filt Cgil nazionale sulla scomparsa di Francesco Nerli, ex presidente di Assoporti, aggiungendo che “la Federazione tutta si stringe attorno ai suoi familiari per questa immensa e grave perdita”. Secondo il ricordo della Filt Cgil “una persona, un amico e un compagno che noi tutti ricordiamo con grande stima. Una figura di grande spessore che ha guidato il cambiamento della portualità del nostro Paese con le sue profonde conoscenze e la sua inestimabile professionalità”. “Francesco Nerli, è stato anche un apprezzato dirigente della Cgil – ricorda la Filt Cgil – ed inoltre ha avuto grandi riconoscimenti e risultati durante tutto il suo percorso politico e istituzionale come senatore della Repubblica e come presidente di autorità portuali e dell’associazione nazionale dei porti. Una strada lastricata di insidie che hanno certificato e valorizzato ancor di più il valore e l’integrità professionale e umana”.“Un uomo di sinistra – prosegue la Filt – che lascia un grande patrimonio culturale e politico, che mancherà a tutto il mondo del lavoro che rappresentiamo e alla sinistra del Paese. La Federazione, gli iscritti e tutto il gruppo dirigente piangono una persona perbene”.