labirinto della memoria semi di pace

Visitare il Labirinto della Memoria, l’installazione dedicata alle vittime della Shoah realizzata alla Cittadella, vuol dire approfondire la conoscenza storica di una delle più grandi tragedie del Novecento. Lo sanno bene i 500 visitatori, tra cui studenti delle scuole medie e superiori, che, in questi primi due mesi del 2017, hanno visto con i loro occhi il monumento interattivo. Ultimi, in ordine di tempo, gli studenti del liceo artistico “Midossi” di Civita Castellana. «La conoscenza della Shoah deve essere continuamente alimentata. – sottolinea Semi di Pace – Non si può tacere, né tantomeno dimenticare. Per farlo occorre promuovere occasioni d’incontro e approfondimento sulle cause che hanno portato all’eliminazione di 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio durante la seconda guerra mondiale (senza dimenticare le altre milioni di vittime avute durante il conflitto) aprendo sempre di più il Labirinto della Memoria al mondo delle scuole italiane». Il Labirinto non è solo luogo di visite, è anche uno spazio per manifestazioni ed eventi. Così il prossimo 18 giugno, nell’ambito dell’XI Meeting Internazionale “Esploratori di Valori”, si terrà “Memory in Concert”, fusione di narrazione e musica, per inaugurare, all’interno del Labirinto della Memoria, la mostra La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni (1938-1945), curata dalla dott.ssa Elisa Guida, responsabile scientifica del progetto Labirinto della Memoria. «Mostra che illustrerà con impostazione scientifica la storia della persecuzione dei diritti e delle vite degli ebrei in Italia dal 1938 al 1945, attraverso 40 pannelli raccolti in 12 sezioni tematiche. – spiega l’associazione – All’inaugurazione parteciperanno, tra gli altri, Piero Terracina e la scrittrice di origine ungherese Edith Bruck».

 

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