Con l’ingresso di Alessandra Lecis al Pincio cambia l’assessore alla pubblica istruzione.
Occhio a internet. Delizia del Movimento 5 stelle che fu, croce di quello alla prova dei governi e della democrazia diretta per pochi intimi. Perché è questa la cartina tornasole per ammirare il caos danzante nelle malinconiche stanze di Palazzo del Pincio (e succursali). Fari allora sulla giunta, con le porte girevoli che registrano l’uscita di Marco Savignani e l’ingresso di
Alessandra Lecis. Se uno vale uno, siamo a posto, no? No. I conti non tornano nel momento in cui si apprende che il nuovo
assessore (sinceri auguri di buon lavoro) ha la delega a pubblica istruzione, politiche giovanili e relazioni con il pubblico.
Anche in una città distratta come la nostra, però, c’è chi tiene a mente che di assessore all’istruzione, “pubblica e privata” secondo la denominazione presente sul sito del Comune, mentre Gioia Perrone, oltre agli altri incarichi tenuti passa all’impiantistica sportiva.
Mentre resta vacante la delega al Lavoro e partecipate che fu di Savignani. Il che dà una fotografia eloquente della “vision” della giunta Cozzolino: nessun assessore al lavoro, che evidentemente non viene considerato in alcun modo priorità rispetto ai
problemi cittadini. Non è finita. Spulciando sempre il sito istituzionale nel suo focus sulla giunta, si vede Marco Savignani ancora
assessore (altro che streaming: qui non si aggiornano neanche le pagine base) ma la vera perla è “l’incarico non più attuale” alla cui voce troviamo il desaparecido Massimo Pantanelli. Per la serie: in giunta non c’è più ma è vivo e lotta insieme a noi. A questo
punto però sovviene quel settore evidentemente in fondo alla classifica delle priorità degli attuali inquilini del Pincio, di cui parlavamo.
Sarà il caso di dare la delega al Lavoro ad Alessandro Manuedda? D’altronde, con l’ambiente, non pare stia facendo granché: la raccolta differenziata spinta è beatamente ferma alla “sperimentazione” in tre quartieri avviata una decina di anni fa. Altre iniziative, dopo la produzione di qualche carta bollata, non risultano agli atti. Tempo libero, insomma, il nostro ne avrebbe.
Hai visto mai che, con la delega al Lavoro, gli venga anche assegnata la voglia di lavorare..

 

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