Sbarcato a Civitavecchia il primo carico di carburante sostenibile per Ita

Il carico ha viaggiato a bordo di una nave di Dalmare e sarà stoccato presso i depositi di Ludoil.

 

Le infrastrutture logistiche delle società Sodeco e Petroli Investimenti, parte del Gruppo Ludoil della famiglia Ammaturo, hanno permesso lo scarico di una nave cisterna (la Ardenza della società armatoriale dalmare del Gruppo D’Alesio) che trasportava un lotto di oltre 3,500 tonnellate di sustainable aviation fuel (Saf) prodotto dalla raffineria Eni di Taranto. Si tratta di un importante risultato, per la fornitura di carburanti e combustibili strategici di nuova generazione che andranno a servire in questo caso l’hub dell’aeroporto di Fiumicino.

In particolare le società del Gruppo Ludoil, Sodeco e Petroli Investimenti, sono state parte attiva e strategica di un progetto integrato con Eni, Aeroporti di Roma e Ita Airways.

“La fornitura rappresenta un passo in avanti anche in termini di volumi di traffico per il porto di Civitavecchia in un’ottica di transizione energetica” spiega una nota di Ludoil.

Nel dettaglio le operazioni si sono svolte presso il terminale off-shore situato a largo del porto di Civitavecchia, da una torre monormeggio del tipo single-point mooring (Spm), collegata a terra attraverso un oleodotto della lunghezza di 6,8 km, di cui circa 2,1km sottomarini (sealine), che rifornisce i depositi dell’hub logistico di proprietà Sodeco Srl (Gruppo Ludoil) fra i più importanti del Centro Italia attraverso un’area di ricezione/smistamento prodotti (manifold).

“Prodotto a ottobre dello scorso anno presso la Raffineria di Taranto con una rilevante componente rinnovabile (componente rinnovabile prodotta attraverso processi di trasformazione di materie prime approvate quali esteri idroprocessati, acidi grassi e idrocarburi sintetici), il carburante sostenibile per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuel o SAF) rappresenterà nel breve-medio termine uno strumento strategico per contribuire in modo significativo alla decarbonizzazione del trasporto aereo” precisa ancora Ludoil.

Una nota ufficiale è stata diramata anche da Eni dove si sottolinea che aumenta all’aeroporto di Fiumicino la disponibilità di Saf (sustainable aviation fuel), “il biocarburante per l’aviazione, da materie prime rinnovabili, in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 del settore aereo. Dopo essere stato il primo scalo in Italia a disporre di SAF, permettendo a Ita Airways di utilizzarlo sui primi 10 voli dell’operativo della Compagnia il 15 ottobre 2021, da domani il Leonardo da Vinci incrementa la distribuzione in modo che Ita Airways possa dedicare per tutto il 2022 due tratte al progetto di decarbonizzazione, la Roma-Venezia e la Roma-Barcellona”.

Il Jet fuel + Eni SAF della raffineria di Taranto è attualmente prodotto alimentando gli impianti convenzionali con quote di Uco pari allo 0,5%. La quota bio presente nelle circa 3000 tonnellate disponibili all’aeroporto di Fiumicino consente un risparmio di CO2  superiore a 50 tonnellate rispetto a un equivalente carico di prodotto di origine fossile. Eni è il secondo produttore di biocarburanti HVO in Europa, grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining™, che consente anche di produrre carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF). Entro l’anno sarà disponibile l’Eni Biojet, prodotto tramite distillazione di bio-componenti provenienti dalle bioraffinerie Eni utilizzando esclusivamente materie prime di scarto come gli oli alimentari esausti e i grassi animali. Eni Biojet conterrà il 100% di componente biogenica e potrà essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50%. Dal 2024 a Gela verrà avviata la produzione di ulteriori 150 mila tonnellate/anno di Eni Biojet, in grado di soddisfare il potenziale obbligo di miscelazione del mercato italiano per il 2025.