SANTA SEVERA – “Non tollereremo oltre che dopo anni di mala gestione di un patrimonio pubblico mandato in malora, commettendo anche degli abusi, ancora oggi la Polisportiva di Santa Severa, invece di ammettere le sue responsabilità. si scagli contro l’amministrazione comunale. Questo è il vero scandalo. La questione  è molto semplice e chiara. La Regione Lazio dopo sopralluoghi eseguiti nell’area evidenziando lo stato di assoluto degrado in cui versava il parco, ha deciso di revocare immediatamente la concessione alla società che l’aveva avuta in gestione. Ora saremo pertanto costretti a denunciare alle autorità competenti e alla Procura della Repubblica tutte  le situazioni di presunti reati e abusi compiuti dalla società. Siamo allibiti perchè  dopo aver lasciato il parco nell’ assoluta incuria e numerosi dossier fotografici possono documentare cosa hanno trovato in quell’area i funzionari della Regione quando, pochi mesi fa, sono nuovamente venuti in possesso dei terreni che si affacciano sul lungomare Pyrgi, ora accusino il comune di aver lasciato questa area nell’abbandono. oggetto di furti e altri atti illegali. Presenteremo denuncia su questo anche ai carabinieri  Siamo al teatro dell’assurdo. Questa amministrazione come detto procederà alla riqualificazione dell’area che dovrà diventare il primo parco pubblico interamente fruibile di Santa Severa. La Polisportiva dovrà assumersi le sue responsabilità e spiegare ai magistrati perchè in tanti anni ha ridotto quello splendido sito, in una specie di baraccopoli  incolta e pericolosa. Vorrei infine ricordare ai responsabili della Polisportiva di non mistificare i fatti. Le Regione aveva posto i sigilli all’area e ne aveva affidato la custodia al comune di Santa Marinella, perché dopo un ultimo sopralluogo, i funzionari della Direzione Bilancio Demanio e Patrimonio della Pisana, avevano diffidato gli ex gestori, ovvero l’associazione Polisportiva, a occupare, senza alcun titolo, non avendo più un contratto d’affitto in corso di validità, per questi lotti di terreno. Questi sono i fatti, documentati quindi è ora inutile cercare di travisare la realtà”.

Lo dichiara il sindaco Pietro Tidei

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