Santa Severa, il Comitato di Salvaguardia del Convento acquisisce nuova documentazione

Quando chiesa, convento e parco rappresentano comunità da salvaguardare: il caso di Santa Severa.

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In pieno centro a Santa Severa, cittadina della costa laziale a nord di Roma, esiste un’area conventuale che si affaccia direttamente sul mare. Dopo la seconda guerra ha rappresentato e rappresenta per la comunità residente e per i tanti turisti che affollano le spiagge adiacenti, un’autentica oasi aperta al pubblico. Tanti hanno potuto trovare conforto spirituale nell’area conventuale, ma anche tanto ristoro nel grande parco di oltre 10.000 metri quadrati che negli anni ha assunto i connotati di una rigogliosa macchia mediterranea.

La Congregazione dei frati minori conventuali proprietaria dei terreni, ha deciso di vendere tutto: chiesa, convento e il grande parco che in 70 anni è spontaneamente divenuto una macchia mediterranea. E’ già stato presentato in Comune un progetto edilizio che, alla luce di documenti e strumenti urbanistici vecchi di cinquant’anni e dimentichi della situazione idrogeologica in cui versa il territorio, prevede l’abbattimento della Chiesa, del convento e di piante per far posto a 10 edifici, in tutto 40/50 appartamenti.

Nel silenzio del Sindaco, dell’Assessore all’urbanistica, di tanti consiglieri comunali di Santa Marinella dunque, gli uffici tecnici in questi giorni stanno decidendo.

Si contesta a riguardo che venga messa in gioco la stessa memoria storica, religiosa e culturale di un’intera comunità solo sulla base di documenti e norme urbanistiche che risalgono ai primi anni Settanta del secolo scorso. Si chiede quindi, che in questo contesto vengano considerate e applicate tutte le più recenti norme sulla tutela della Natura, della Cultura e del Paesaggio assenti in un piano regolatore integralmente da riscrivere.

Il Comitato spontaneo, sempre più numeroso ed agguerrito, sta coinvolgendo cittadini e Istituzioni a vigilare e a ottenere che effettivamente “La Repubblica tuteli il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione” (Articolo 9 della Costituzione).

Che cosa rappresenta il luogo

Oltre che una grande risorsa ambientale, è stato per decenni un rifugio spirituale per uomini di fede e di cultura: anche gli Emeriti Presidenti della Repubblica Scalfaro e Ciampi erano assidui frequentatori. Ma soprattutto è divenuto negli anni un luogo aperto alla libertà e alla coesione: questo convento infatti, affidato ad una comunità polacca, è testimone dei primi passi di Lech Walesa e di Solidarność nel loro impegno politico. In questo convento si respira anche aria di santità: qui ha soggiornato Karol Wojtyla che in seguito, come Papa, ha ufficialmente benedetto una pregevole statua di Massimiliano Kolbe.

Esistono vincoli all’edificabilità

Su tutta l’area insistono decine di alberi di alto fusto, una rigogliosa macchia mediterranea spontanea che non sono state considerate secondo lo stato dei fatti, ma in base a documenti che risalgono agli anni ‘70. Tutta la normativa statale e regionale, ma anche il Regolamento per il Verde del Comune di Santa Marinella pongono forti vincoli, per cui il Piano regolatore comunale deve essere considerato abrogato, comunque profondamente desueto. Il nuovo PTPR del Lazio pone precisi vincoli paesaggistici, ambientali e idrogeologici totalmente innovativi rispetto allo strumento urbanistico che ancora oggi governa il territorio di Santa Severa e di Santa Marinella. Una nota del 2 dicembre 2020 del MIBACT dispone infine l’obbligo per le Amministrazioni di adeguarsi ai nuovi vincoli regionali in ambito paesaggistico: il sito in oggetto viene riconosciuto di valore archeologico. Tutta l’area è interessata dalla presenza di canali scolmatori interrati, importantissimi per mantenere in sicurezza tutto il territorio.

Le azioni del Comitato

Il comitato intanto sorto spontaneamente, si è organizzato su base democratica, ha eletto un Direttivo e un Presidente. Sono stati da subito individuati aderenti e sostenitori anche attraverso stumenti web (petizione, pagine social, blog tematico) e soprattutto sono state coinvolte numerosi gruppi ed associazioni presenti sul territorio. Tutta l’iniziativa è stata approvata dall Presidenza di “Italia Nostra” e dal altre associazioni ambientaliste.

Il Presidente, Daniele Crespi

Il Direttivo del Comitato