Santa Marinella. Il Popolo della Città replica alla coalizione a sostegno di Fronti

Riceviamo e pubblichiamo dalla Lista civica “il Popolo della Città” per Roberto Bacheca sindaco.

“Obiettivo arduo se non impossibile quello di “liberarsi di Bacheca”, strategie conoscitive del tutto inefficaci quelle messe in campo dalla coalizione a sostegno del candidato Fronti.

Nel corso della campagna elettorale in atto le uniche uscite dei vari candidati della frangia Fronti non sono state affatto propositive o miranti alla conoscenza dei loro programmi come tentano di far credere, ma solo di attacco per mancanza di argomenti che potessero esprimere idee o progetti per il futuro di Santa Marinella e Santa Severa. Polemiche strumentali e pretestuose delle della coalizione pro Fronti con l’intento unico di gettare fumo sulla pochezza del programma elettorale che hanno messo in piedi alla bella e buona per accaparrarsi la poltrona.

Noi che abbiamo sposato, condiviso e inserito nostre proposizioni nel Bacheca 2.0, crediamo fortemente in quanto fatto fino ad oggi dal candidato sindaco Roberto Bacheca, che in questi 5 anni di governo cittadino si è speso enormemente per il suo territorio e la comunità tutta. A fronte di questo siamo persuasi che il futuro di Santa Marinella/Santa Severa è nella continuazione delle tante progettualità in cantiere.

Ripetiamo, come già fatto tante volte, i risultati, sono sotto gli occhi di tutti e chi ci conosce e quanti abbiamo avuto il piacere di incontrare in questi giorni sanno perfettamente come stanno le cose, vani i tentativi “maldestri” di quanti discreditano solo perché carenti di proposte serie, convincenti ed efficaci, ne è la riprova quanto evidenziato nel loro comunicato contro Bacheca pieno di concetti privi di fondamento e di idee ma conditi unicamente da slogan elettorali contro Bacheca ed altri.

Dal canto nostro continuiamo a marciare avanti al fianco del candidato sindaco Roberto Bacheca fieri di quello in cui crediamo, certi che gli elettori sapranno distinguere dove è custodito il bene della collettività e dove invece è celato il “vuoto” dietro inutili parole”.