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Vincere è difficile, ripetersi ancora di più. Ne  è consapevole Roberto Bacheca, ma appare piuttosto convinto delle sue possibilità. Il sindaco di Santa Marinella si appresta a chiudere il suo mandato con l’obiettivo di governare per altri cinque anni.

Si presenterà alle amministrative con il supporto di sei liste. Qualcuno ha parlato di macchina da guerra per farcela al primo turno.

“Sarà una competizione difficile, la prima con il doppio turno (nell’ultimo censimento si sono superati i 15mila abitanti, ndr) e con cinque candidati a sindaco in un panorama molto particolare. Stiamo facendo delle proiezioni, i nostri opinion leader hanno dati rassicuranti, ma sono la mia filosofia è che i voti non si studiano a tavolino, ma si conquistano con il contatto diretto con la gente, ed è quello che ho sempre fatto, e poi si contano dopo le elezioni”.

Come ha formato la sua squadra?

“Ho trovato l’appoggio di molti professionisti e di tante persone che hanno a cuore Santa Marinella: un mix vincente a mio avviso”.

Si può chiudere la partita al primo turno?

“Teoricamente sì, considerando che ci sono tanti candidati (circa 300, ndr) molti dei quali sotto i 10-15 voti mentre io avrò in lista almeno trenta aspiranti consigliere che raccolgono in media cento voti ciascuno. Però i conti, ripeto, li faremo alla fine”.

Chi è il suo avversario? Fronti?

“Probabilmente sì ma bisognerà vedere come riuscirà a coalizzare anime diverse come quelle del Pd, dell’Udc e della lista civica da cui parte ma che ha perso il supporto di Sel, che correrà da sola”.

Poi c’è il suo ex vice-sindaco Fratturato e l’incognita grillina. Teme il MoVimento 5 stelle?

“L’M5S è una realtà, ma tra Santa Marinella e Santa Severa, secondo i sondaggi,  non ha sfondato come altrove. Bisognerà vedere cosa succederà anche in ambito nazionale. Comunque più che guardare gli altri, penso sia giusto sottolinare che il Pdl nella nostra zona abbia invece mantenuto la sua tradizione e questo rappresenta un ottimo punto di partenza”.

A proposito di partenze, il suo secondo mandato con cui presupposti lo avvierebbe?

“Va capitalizzato il grande lavoro di questi cinque anni. Abbiamo trovato una situazione disastrosa, abbiamo dovuto rimettere in piedi la città, ma siamo riusciti a far partire il nostro piano turistico-economico-occupazionale.

Un piano che dunque puntate a sviluppare nell’eventuale Fase2.

“Esattamente con priorità a Pua, Castello e Porto come priorità del nostro programma”.

Santa Marinella resta comunque una città legata al turimo, ma non è più la Perla del Tirreno.

“Riqualificando parchi, strade, marciapiedi e portando avanti diverse opere pubbliche, credo che la mia amministrazione abbia dato già una rispolverata alla Perla, ma nei prossimi cinque anni faremo ancora qualcosa in più.

Sulla movida qual è la sua posizione?

“Santa Marinella è una città  che vive di turismo e commercio soprattutto nel periodo estivo, ma chi ci abita stabilmente oppure la vive solo in determinati periodi dell’anno chiede serenità. Mi è capitato di ricevere telefonate a ferragosto per far abbassare la musica alle 22,30… e questo la dice lunga. Da Sindaco il mio impegno sarà quello di trovare un punto di incontro tra le esigenze dei giovani e dei commercianti ed i diritti di tutti gli altri.

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