Comunicato del Comitato Santa Marinella per il Bene Comune.

Del tutto ignorata la richiesta del comitato per consentire la consultazione popolare. In risposta pubblicato bando per project “ex fungo”: durata 60 anni!

 

La proposta referendaria avanzata dal Comitato di cittadini ”Santa Marinella per il bene Comune” finora è stata totalmente ignorata dall’amministrazione comunale. La richiesta di vidimazione dei moduli per promuovere i cinque quesiti su le ipotesi di partenariato e finanza di progetto per lo stabilimento “Perla del Tirreno”, per la piazza nella zona definita “ex Fungo”, per il cimitero comunale, per la concessione della gestione dei parcheggi e per la privatizzazione della farmacia non ha ricevuto alcuna attenzione dal Segretario comunale. E questo si è verificato nonostante al Comitato abbiano aderito tutti i sogetti politici esterni alla maggioranza e le organizzazioni della società civile della città, cioè l’80% dei cittadini.

Si tratterebbe soltanto di apporre una firma e una data ai moduli per consentire la raccolta delle sottoscrizioni necessarie a garantire ai cittadini di esprimersi su decisioni che riguardano la loro vita e il loro futuro. L’amministrazione, però, non ha trovato il tempo necessario, forse perché affaccendata in altre questioni!

E quali fossero queste questioni lo si è scoperto nella giornata di ieri: pubblicare in barba alle richieste di tutta Santa Marinella bando per concedere mediante partenariato o finanza di progetto la zona conosciuta come “EX Fungo” a un privato per la durata di 60 anni!

Tenuto conto che già la proposta di cedere a un privato la gestione di una zona così importante per la città sollevava non pochi dubbi e veniva messa in discussione, farlo per un periodo di tempo così ingiustificatamente e insensatamente lungo rappresenta un vero e proprio scandalo! Una decisione che ipotecherà il futuro di Santa Marinella per un tempo enormemente più lungo del mandato di qualsiasi Giunta. Il fatto che questa Amministrazione intenda prendere questa scelta in solitudine, chiusa nelle stanze del potere, senza consultare chi da quella scelta verrà direttamente interessato, la dice lunga sulla poca considerazione  che il Sindaco nutre per la democrazia e la partecipazione popolare.

Se tutto questo non bastasse, a completare la follia amministrativa ecco inseriti nel bando centro commerciale, negozi e altre attività che metteranno definitivamente in ginocchio il commercio locale, già in palese difficoltà.

La Costituzione e il Testo Unico degli Enti Locali prevedono che qualsiasi amministrazione sul punto di prendere decisioni di tale importanza e che influenzino la vita della comunità per un tempo così lungo, consulti spontaneamente la collettività interessata. L’arroganza e la mancanza di idee e progetti, tranne l’attenzione verso i propri affari, invece spingono Sindaco e company a procedere nella maniera più autoreferenziale e dittatoriale possibile. Atteggiamento che denota una gestione padronale e privatistica del patrimonio pubblico e che vede i beni comuni trattati come la gallina dalle uova d’oro da sfruttare in tutti i modi possibili e immaginabili.

Torniamo a chiedre che l’amministrazione freni questo suo intento dannoso per tutta la città. Pretendiamo che venga consentito a tutti i cittadini di esprimersi su decisioni che riguardano la loro vita e, visti i tempi del bando, quella dei loro figli. Sollecitiamo pubblicamente il Segretario Generale a convocarci per vidimare i moduli per la raccolta firme e consentire per la prima volta nella storia di Santa Marinella la consultazione popolare su 5 beni comuni di fondamentale importanza. Queste decisioni non possono essere lasciate, assolutamente,nelle mani di un’amministrazione sciagurata.

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