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Ieri sera, mercoledì 26 luglio, “solo posti in piedi”, per assistere alle proiezioni dei due film di Max Nardari: il corto Uno di noi con Simone Montedoro, sul tema delle adozioni e dei pregiudizi razziali e l’opera seconda: La mia famiglia a soqquadro, una famiglia allargata vista dai figli.

Dopo la proiezione, nel corso dell’incontro con il regista, il pubblico ha appreso con stupore e incredulità, che l’opera prima di Max Nardari, Di tutti i colori, acquistata e distribuita all’estero, ancora non sia stata programmata in Italia.
Oggi, giovedì 27 luglio, da non perdere per le sue molteplici valenze, l’opera prima di Marco Segato, La pelle dell’orso presentata dal critico Catello Masullo. Una storia ambientata nel cuore delle Dolomiti, legate ad antiche superstizioni, una metafora che racconta la crescita, la maturazione e la necessaria emancipazione del giovane protagonista dalla figura paterna. In apertura di serata il corto La finestra di Silvia Perra abbinato per l’attenzione anche da parte di questa valente autrice, al mondo rurale, dimenticato e sacrificato dal punto di vista della dignità umana al “progresso”.

Domani sera, venerdì 28 luglio, aprirà la kermesse, Nè leggere nè scrivere di Edoardo Ferraro sul mondo dei documentaristi televisivi, e a seguire My Italy di Bruno Colella sul mondo del cinema. Dunque due opere che si guardano entrambe allo specchio. Il regista Bruno Colella ha assicurato la sua presenza.

 

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