Stanno circolando in queste ore sui social delle foto che fanno riferimento ad una estemporanea iniziativa, messa in campo da ignoti. Quello che ci è stato riferito nella giornata di oggi, fa riferimento all’apparizione – in prossimità del monumento ai caduti – di una affissione di targhe dedicate a Norma Cossetto, sui cartelli toponomastici relativi a quell’area. La questione è piuttosto singolare.
Il Comitato 10 Febbraio – in tutta Italia – da quest’anno si è impegnato a richiedere alle amministrazioni comunali di intestare una via o una piazza a Norma Cossetto in memoria delle atroci sofferenze subite e per la fervida testimonianza che essa diede alla fedeltà alla propria patria. Lo ha fatto anche il Comitato locale ed ha lietamente ricevuto la disponibilità del Sindaco – parlando a nome della maggioranza, all’approvazione dello schema di mozione, presentato in uno dei consigli comunali scorsi. Ancora il 5 Ottobre, si è tenuta la commemorazione dell’iniziativa “Una Rosa per Norma” alla quale hanno partecipato molti cittadini e autorità. Stranamente, dopo qualche giorno è iniziata sui social – una strana polemica sulla legittimità della intestazione, fomentata da alcuni esponenti dell’ultra sinistra e sui media nazionali ed in alcuni comuni italiani, con l’ANPI come capofila.
Oggi spuntano queste targhe e l’indispettita reazione di una parte di esponenti della maggioranza. L’impressione è che si stia tentando di montare una polemica ad uso e consumo di componenti estranee a chi si sta impegnando da tempo in questa doverosa iniziativa, per custodire la memoria del sacrifico di Norma Cossetto.

Possibile che non si capisca che sono episodi sconvenienti? Che ci sono tempi di apparizione e rimozione così lunghi quasi a voler far accorgere tutti senza avvisare l’autorità? Chi è stato a rimuovere le targhe? Le forze di polizia, dei privati cittadini, i consiglieri comunali che hanno fatto il post e le foto? Possibile che non si sappia che è un luogo monitorato? Ma soprattutto, e qui il fatto si intorbidisce, è possibile che dalle foto che siamo riusciti a reperire oggi, vi siano delle strane incongruenze tra il cartello coperto – quello del cosiddetto “Giardino del Donatore” – è quello che viene sostenuto nelle foto dei consiglieri comunali relativo a Piazza Unità d’Italia?
A chi giova insomma, tutto questo bailamme, intorno a questa vicenda?
Cui prodest? Soprattutto, e ce lo auguriamo con tutto il cuore, non vorremmo che qualcosa che può essere ricondotto ad una seria vicenda istituzionale, per qualcuno non si riveli il teatrino delle velleità propagandistiche, come evidenziano chiaramente le foto. Attendiamo fiduciosi che venga a galla la verità e, soprattutto, si concludano felicemente questi tristi episodi, magari con una risolutiva votazione al prossimo consiglio comunale.

Comitato 10 Febbraio

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