Rimaniamo basiti davanti all’ultimo telemessaggio del Sindaco Tidei di oggi, nel quale consente l’apertura del Cimitero minacciando di richiuderlo, acconsente alla riapertura di parchi, giardini ed aree verdi minacciando di richiudere anch’essi al grido di: io li riapro, io li richiudo. Ancora nulla di fatto sugli arenili e tanto meno sulla passeggiata a mare, rimanendo ancora irrisolto l’enigma della sua chiusura, quando consente il transito dalla parte opposta in uno spazio angusto.
Non vi è uno straccio di apertura, sulle innumerevoli proposte giunte non solo dalla nostra associazione ma anche di quelle presentate da movimenti, partiti e singoli cittadini. Una quantità industriale di inesattezze e misteri irrisolti come i condizionamenti sbandierati dell’assessore Minghella in materia di consegne a domicilio di cibi e pietanze, quando un silenzio sarebbe stato ancora più opportuno.

Quello che sorprende è, non solo il silenzio di tutti gli altri assessori e delegati che dovrebbero far scintille per coinvolgere le categorie e i cittadini interessati ai loro ambiti, ma ancor di più la evidente sensazione che il Sindaco sia il tipico “uomo solo al comando” a cui non vi sia nessuno a fare da contrappeso all’interno della maggioranza.
È sorprendente come all’inizio della pandemia, quando le evidenze chiedevano di attivarsi per l’emergenza e stringere i cordoni, lui li tenesse tranquillamente aperti; adesso – dopo due mesi in cui il contagio è stato contenuto ed è il momento di allentare la corda – quasi si fosse innamorato di tenere al laccio i cittadini, non la molla.

Questo piglio dittatoriale, sorprende, soprattutto per il fatto che risulta a corrente alternata.
Il 25 Aprile infatti – vista anche la sua dichiarata sorpresa per la quantità di presenti – presso piazza dell’unità di Italia, il Sindaco non ha battuto ciglio di fronte al fatto che vi fosse tutta quella gente. Non solo, per la seconda volta è stato sfregiato il monumento ai caduti consentendo all’ANPI di apporre la sua bandiera proprio sul monumento che, qualora qualcuno se ne fosse dimenticato, è dedicato a TUTTI i caduti di guerra, anche a quelli che hanno combattuto dall’altra parte e mai nessuno – anche in tempi più recenti la fine del conflitto – ha mai pensato di monopolizzare in questo modo vergognoso.
Insomma, ormai è evidente che si debba dare un segnale più forte al Sindaco e a questa maggioranza che hanno scambiato una emergenza, per una palla al balzo con cui regolare i conti i sospeso, con coloro che non hanno in simpatia.

Il direttivo del Centro Studi Aurhelio

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