Santa Marinella, Aurhelio: “Tidei da comunista a estremista di centro, insulta i camerati”

Abbiamo avuto modo di leggere sui media locali – in risposta ad un comunicato della Lega di Santa Marinella, uno dei tanti sconclusionati proclami dell’attuale sindaco di Santa Marinella. Aldilà dei contenuti dell’una e dell’altra parte di cui poco ci importa, quello che ci è saltato all’occhio, è stato l’uso della locuzione “camerati di merende” che con una certa disinvoltura è stata utilizzata in senso dispregiativo.
Aldilà del fatto che di certa gente dovrebbe ben conoscere l’appartenenza autentica, visto che tra un saluto romano e una dichiarata appartenenza alla destra, amministra e ciancica con lui – flirtando contemporaneamente con il centro destra – quello che desta stupore è la nonchalance.
Lui che è un uomo del ‘900 e che ben conosce e il significato delle parole, dovrebbe essere rispettoso delle appartenenze e delle identità. A Santa Marinella dire compagni o camerati, significa ancora qualcosa, soprattutto tra chi nel rispetto delle reciproche posizioni, è capace di prendersi a bastonate e il giorno dopo ammaccato prendersi un caffè insieme. Questo, perché vige il rispetto delle altrui storie e ben lo sanno sia i compagni che i camerati santamarinellesi. Sotto certe insegne, hanno sofferto e sono morti degli uomini e delle donne, certe spiritosaggini non sono proprio opportune.
Oggi, nonostante abbia fatto scomparire dai curriculum e da Wikipedia i suoi trascorsi, dall’esaltazione di Lenin e del comunismo sovietico – mentre venivano macinate milioni persone sotto quelle insegne, passando per Arafat e l’eurocomunismo berlingueriano, si permette di associare la parola camerati a merende.
Probabilmente dall’alto del suo camaleontico estremismo di centro, democratico e liberalcapitalista, folgorato dalla fede cristiana sui scalini della chiesa di Cibona tra un project financing e l’altro, ha deciso di prendersela con i presunti “camerati”, utilizzando termini a sproposito. Perché quelli veri, suo malgrado, ci sono stati prima, ci sono ora e ci saranno dopo di lui.
Il direttivo del Centro Studi Aurhelio