Nella mattinata di oggi (21 agosto 2021), senza alcun preavviso ufficiale – se non un cenno su facebook da parte del Presidente della Sms Angeloni, sarebbe dovuto partire il parcheggio a pagamento presso il catino dell’ex fungo in via della libertà a Santa Marinella. Dopo aver letto che il Sindaco era contrario in linea di massima e che il delegato Minghella pensava ad una prova (cosa significherà poi, lo sa solo lui), stamattina (21 agosto 2021) si è giunti alla commedia.

In più, dopo che alcuni villeggianti la scorsa settimana, con l’apposizione dei cartelli (poi precipitosamente coperti) hanno dovuto percorrere centinaia di metri per pagare un pedaggio non dovuto, oggi appare una ordinanza del Comando della Polizia Municipale dove si segnala che da lunedì dovrebbero comparire parcometri e stalli blu, in un’area polverosa in terra battuta.

Senza alcuna regolamentazione apparente, senza nessuna infrastruttura di garanzia per la sicurezza dell’area (accessi e posti garantiti per disabili, indicazioni di entrata, sensi di marcia, ausili antincendio), senza opportune infrastrutture a norma per il personale che dovrà lavorarci, verranno estesi i parcheggi a pagamento anche nell’area ex fungo. Se un disabile dovesse trovare posto solo a grande distanza dall’uscita carrabile, cosa dovrebbe fare, trecento metri di sterrato o tentare di salire una scalinata che è un crimine contro l’umanità anche per chi è abile? Dobbiamo credere che l’amministrazione sistemerà tutto domani?

All’interno del terreno non sono nemmeno previsti i tanto sbandierati stalli gratuiti, chiedendo soldi da un giorno all’altro quindi, solo ed esclusivamente per un’area sterrata e senza alcuna sicurezza per le numerose criticità dal punto di vista igienico, strutturale e della gestione del verde. In centro città, ad oggi – occupato anche Largo Gentilucci da due mesi, con una rassegna squinternata – non ci sono più parcheggi gratuiti. Questa sarebbe dunque la soluzione equa immaginata da una residenza ellenica. Residenti e commercianti, a differenza dell’amato mondo del Sindaco Tidei, non hanno alcuna garanzia. Insomma, l’ennesima forzatura arruffata di questa amministrazione comunale per fare cassa alla svelta, sulle spalle dei cittadini.

Ci auguriamo una revisione immediata di quella ordinanza, altrimenti non vediamo altra possibilità che quella di organizzare un serio e articolato fronte di protesta, contro questo festival della inadeguatezza che fa dei beni comuni, una sorta di proprietà para privata a solo scopo di profitto.

Il direttivo del Centro Studi Aurhelio

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