“In un film del grande Totò, qualcuno potrebbe anche fare i debiti scongiuri. Una persona che gioisce delle disgrazie altrui – il ricorso a cure ambulatoriali nel fine settimana – sarebbe sicuramente definito uno ‘jettatore’ ma il presidente Zingaretti non ha di questi timori ed esulta per quello che definisce il grande successo dei centri aperti nel fine settimana: 1500 assistiti per 17 ambulatori in due giorni. Dai precedenti 22 ai 29 pazienti attuali. Grande analisi da macro economista”. Ironizza il presidente Maritato e spiega: “Siccome siamo dei maniaci ci siamo messi, calendario alla mano, a conteggiare tutti i festivi e prefestivi dal 6 dicembre, data di attivazione dei primi 6 ambulatori, ad oggi. In tutto 50 giorni e 16.500 cittadini presenti negli ambulatori. All’inizio solo 6, diventati in fretta 13, poi 15 per arrivare agli attuali 17. Facendo la media, tipo ‘polli di Trilussa’, vien fuori una cifra ridicola: non più di 25/30 accessi per ogni struttura, contro le centinaia di persone in fila in ogni pronto soccorso. Non poteva esserci investimento più sbagliato, secondo solo alle evanescenti case della salute, appena precedente a quello delle hostess in pronto soccorso. Si pensi poi che in 4 o 5 degli ambulatori sono arrivate più di cento persone e, sempre invocando il poeta romanesco, dobbiamo pensare a qualche ambulatorio vuoto”, conclude Maritato.