Dal Capogruppo  di Forza Italia della Regione Antonello Aurigemma riceviamo e pubblichiamo.

“Questi sono i risultati delle politiche scriteriate e dell’assenza di programmazione sanitarie da parte di Zingaretti. L’odissea della mamma di Segni, che per un parto prematuro ha dovuto girare due ospedali (Colleferro e Palestrina) prima di trovar posto allo Spaziani di Frosinone. Un vero e proprio tour, che fortunatamente si è concluso senza alcun tipo di conseguenza negativa per il piccolo e per la donna. Però, Zingaretti deve assolutamente riflettere sull’assurdità delle sue scelte.

Infatti, non possiamo affidarci al caso in situazioni del genere. La donna ha dovuto percorrere cento km prima di essere ricoverata. E – ripetiamo – per fortuna non ci sono stati problemi. Ma questo denota la mancanza di pianificazione da parte di Zingaretti, adesso si vive talmente in balia degli eventi che ci appelliamo al destino e al caso, alla “speriamo che me la cavo”. Così non si può andare avanti: la sanità è una cosa seria, delicata, e quando si parla della salute delle persone non si deve sottovalutare nulla. Il governatore si è limitato a far quadrare i conti a discapito delle esigenze dei cittadini, soprattutto quelli della provincia, che si vedono privati di importanti reparti e presidi ospedalieri. In più di una occasione abbiamo dimostrato il nostro senso di responsabilità chiedendo al presidente di creare un percorso condiviso in grado di dare risposte ai territori, senza strumentalizzazioni. Ma ad oggi, dopo due anni di scelte scriteriate, non c’è stata la benché minima risposta. Le uniche risposte sono rappresentate dalle proteste dei territori e di molti amministratori locali, molti proprio di centrosinistra, che hanno criticato anche in modo eclatante le decisioni della Regione. Adesso chiediamo al Presidente Zingaretti di venire immediatamente in commissione al fine di relazionarci, oltrechè su tutto ciò che non è stato fatto finora, anche su alcuni punti come i nuovi criteri di assegnazione del budget per le strutture accreditate, che ad oggi vedono un taglio di circa 34 milioni, che ricadrà sulla mancata erogazione di prestazioni sanitarie. E questo creerà il rischio che molti cittadini dovranno percorrere km, molto spesso andando fuori Lazio, per una visita. E tutto ciò è inconcepibile”

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