chiti

Sabato 25 e domenica 26 novembre 2017, nel tredicesimo anniversario della morte, a Orvieto (TR) sarà ricordata la figura del Generale dei Granatieri Gianfranco Maria Chiti, che dopo il congedo indossò il saio francescano e per il quale è stata avviata la causa di beatificazione. Brillante Ufficiale pluridecorato, combattente della seconda guerra mondiale, a Viterbo ha lasciato il segno come Comandante della Scuola Allievi Sottufficiali dal 1973 al 1978. Ancora oggi i suoi dipendenti lo ricordano con affetto e devozione.

Sabato 25 novembre 2017, alle ore 16, presso il convento dei Padri Cappuccini di San Crispino a Orvieto, si svolgerà una conferenza tenuta dal Generale Vincenzo Manca dal titolo “Gianfranco Chiti educatore e leader.” Seguirà alle 17.30 la santa messa officiata da Padre Rinaldo Cordovani.

Domenica 26 novembre 2017, alle ore 11.30, nel Duomo di Orvieto, si terrà la solenne concelebrazione in memoria di Padre Chiti, presieduta da Monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della diocesi di Orvieto e Todi.

Nato a Gignese (Novara) il 6 maggio 1921, Gianfranco Maria Chiti nel 1925 si trasferisce a Pesaro con la famiglia. Iscritto in gioventù all’Azione Cattolica, entra prima in un collegio militare e poi nell’accademia di Modena da dove esce il 29 aprile 1941 con il grado di sottotenente ed è assegnato al Terzo Reggimento Granatieri di stanza a Viterbo.

Partecipa al secondo conflitto mondiale prima sui fronti sloveno-croato e greco e quindi su quello russo, dove viene ferito in combattimento e decorato con medaglia di bronzo al valor militare e due croci al merito di guerra.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 aderisce alla RSI e si adopera per salvare le vite dei civili ed evitare inutili rappresaglie. Al termine del conflitto è prigioniero degli alleati nei campi di Livorno, Coltano e Laterina. Liberato, é sottoposto a processo di epurazione e per vivere insegna matematica e fisica nel Liceo Ginnasio “Giuseppe Colasanzio” degli Scolopi a Campi Salentina (Lecce).

Scagionato da ogni accusa, è reintegrato nell’Esercito Italiano e presta servizio in Somalia, Cesano, Roma e Civitavecchia. Dal 1973 al 1978 è Comandante della Scuola Allievi Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo. Congedato con il grado di Generale di Brigata entra nel convento di Rieti e il 12 settembre 1982 è ordinato sacerdote. Ricostruisce, grazie all’aiuto dei suoi Granatieri e di quanti lo hanno conosciuto, il vecchio convento di Orvieto. Muore nell’ospedale militare del Celio di Roma il 20 novembre 2004. L’8 maggio 2015 è stata avviata la procedura per la beatificazione e la canonizzazione di padre Chiti.

 

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