Arriva la precisazione di   Massimiliano Passalaqua, Presidente Royal Bus. “L’intervento oggi registrato dalle cronache in merito alla vendita dei bus a firma di non meglio precisati “lavoratori” è solo un tentativo di intorbidire le acque.
Mi preme dunque precisare i seguenti  tre fatti:
1.La linea seguita nella vendita dei bus era stata avallata dal consenso di CGIL CISL UIL confermato nella stessa mattinata di venerdì

2.La richesta di una cessione di credito, avanzata della sola Usb, è avveuta quando già i pullman avevano raggiunto il garage del compratore, quindi a vendita ormai in corso

3.Niente giustifica l’iniziativa del rappresentate sindacale di contattare direttamente il venditore. L’atteggiamento tenuto dal rappresentante USB si è rivelato né utile né funzionale né legittimo e per questo presenterò un esposto querela alle autorità competenti.

Dopo quella telefonata il compratore ha bloccato l’iter di acquisizione. La somma 200 mila euro, relativa alla vendita dei primi 4 bus, sarebbe stata disponibile in banca già martedì e nella stessa giornata sarebbero stati pagati gli stipendi arretrati” conclude.

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