“Anticipare di due o tre ore la chiusura dei locali, come richiesto da alcuni a causa della movida in certi quartieri, è una scelta sbagliata, che si accanisce ancora una volta sugli imprenditori proprietari di attività che creano posti di lavoro e fungono da attrattiva anche per quel poco di turismo internazionale di giovane età che la città riesce ad accogliere durante questa pandemia”. Lo comunica in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini. “Una città come Roma – prosegue – che ambisce ad avere un ruolo di primo piano tra le capitali europee, non può e non deve cedere al ricatto dei vandali e dei facinorosi, bensì puntare tutto sulla sicurezza, con task force dedicate, controlli mirati e costanti, inasprimento delle sanzioni per chi non rispetta le regole, presenza massiccia di pattuglie interforze e lotta all’abusivismo. Si apra un tavolo interistituzionale che coinvolga anche e soprattutto le associazioni di categoria per concertare unitamente alle forze dell’ordine e alla politica, le iniziative da intraprendere per avere benefici anche sul medio-lungo termine e rendere la nostra metropoli all’altezza del confronto con le altre mete internazionali. La chiusura anticipata dei locali sarebbe un pessimo segnale per la città, vorrebbe dire arrendersi all’impossibilità da parte dello stato di tutelare cittadini, imprese e luoghi pubblici, lasciando il campo libero alla vendita di alcolici a minimarket e abusivi di strada. Per quanto riguarda il decoro – spiega il consigliere – si ragioni su riduzioni del canone di occupazione di suolo pubblico per quei commercianti virtuosi che si prendono cura delle pertinenze del proprio locale, migliorandone aspetto e vivibilità. Un’altra proposta potrebbe essere quella di permettere ai locali di dotarsi di steward come deterrente per contenere gli eccessi della movida fuori da bar e ristoranti, così come utile sarebbe puntare sulle telecamere di videosorveglianza con riconoscimento facciale e, in ultimo, offrire ai ragazzi un’alternativa al mero consumo di alcol, con iniziative volte a coinvolgere i giovani in attività culturali, musicali e sportive, direttamente nei luoghi da essi maggiormente frequentati. Il sindaco Gualtieri non firmi ordinanze che limiterebbero le attività di ristoro e intrattenimento, già duramente provate, ma punti su una nuova concezione di città che sappia coniugare sicurezza e divertimento. Potrebbe iniziare – conclude Giannini – nominando quell’Assessore alla movida tanto promesso in campagna elettorale, ad oggi ancora non pervenuto”.

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