“Ringrazio il consigliere Mecozzi per avermi dato l’occasione di fornire ancora una volta i chiarimenti circa la Statua del Bacio visto che all’epoca dei fatti ci eravamo da poco insediati e non tutti capirono quello che successe.

La Statua del Bacio andò via semplicemente perché già 2 diverse amministrazioni avevano preso in giro per anni i legittimi proprietari, promettendo pagamenti mai arrivati. Il Sindaco di Tidei, di cui il “distinto e distante” Mecozzi era assessore, si spinse addirittura nel dichiarare: “L’ormai caratteristica Statua del bacio rimarrà a Civitavecchia. Tutte le procedure di sdoganamento per l’importazione definitiva sono state effettuate e quindi la Statua che viene immortalata ogni giorno da migliaia tra civitavecchiesi e croceristi entra a far parte ufficialmente dello skyline della città”.

Belle dichiarazioni. Peccato però che il Comune all’epoca pagò lo sdoganamento, ma non l’affitto. Logico quindi pensare che l’imprenditore estero dopo anni di prese in giro, portò la statua altrove, in paesi dove magari le pubbliche amministrazioni pagano il dovuto e rispettano gli impegni presi.

La Statua del Bacio è un ottimo esempio di ciò che avviene in molti altri casi simili: i politici prendono un impegno a nome dell’amministrazione, non pagano il dovuto alle aziende, si fanno belli sui giornali e quando poi succede l’irreparabile cercano di “buttarla in caciara” per non far capire alla gente il proprio operato.

Non è un caso che al nostro insediamento non erano dichiarati debiti fuori bilancio e poi ne uscirono dai cassetti 8 milioni in un batter d’occhio, “dimenticati” dalle precedenti amministrazioni.

Più che “padre di tutti gli errori” il caso della Statua del Bacio può tranquillamente passare ai posteri come “prima delle tante mistificazioni” messo in campo dall’opposizione”.

Lo ha dichiarato Fabrizio Righetti, Consigliere Comunale M5S

 

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