Rifiuti da Roma? “No” dalla collina

I sindaci del comprensorio pronti alla battaglia per difendere la zona dall’ordinanza della Raggi. Pasquini e Landi si dicono pronti a tutto anche a “fermare fisicamente i camion”.

 

Contrari all’ipotesi di accogliere i rifiuti da Roma così come all’impianto di Recupero Energetico di Tarquinia. Sono i sindaci
di Allumiere e Tolfa che ribadiscono invece la volontà di rendere il territorio indipendente ed autonomo nella gestione dei propri rifiuti. E’ quanto emerso nella riunione di martedì mattina al Comune di Allumiere, durante l’incontro tra i due primi cittadini Antonio Pasquini e Luigi Landi, i sindaci di Santa Marinella Pietro Tidei e di Monte Romano Maurizio Testa, nonchè l’assessore all’Ambiente del comune di Civitavecchia Manuel Magliani.
“Nei prossimi giorni – si legge nella nota congiunta – come consorzio per l’osservatorio ambientale, chiederemo un incontro formale all’assessore Valeriani per illustrare un progetto che si sposa con la raccolta differenziata contro gli inceneritori.
Allo stesso tempo, come proposto dal comune di Allumiere, anche i comuni di Santa Marinella, Tolfa e Monte Romano chiederanno di essere inseriti nella conferenza di servizi, sostenendo sostanziali carenze nel procedimento che risulta in contrasto con i principi di compartecipazione di tutte le popolazioni territorialmente coinvolte, così come fissati dagli artt. 7-8 L.241.90 e DPCM 75/2018 a tutela delle popolazioni insediate” Per quanto riguarda l’ipotesi di conferire i rifiuti della Capitale a Civitavecchia, tutti i Sindaci del comprensorio si sono detti disponibili ad affiancare il Sindaco Ernesto Tedesco “in tutte le iniziative fra le quali anche bloccare fisicamente i camion provenienti da Roma”. Secondo i primi cittadini il Sindaco di Roma Vinginia Raggi nell’emettere l’ordinanza ha dimostrato “scarsa informazione circa le possibilità del territorio e delle capacità dell’invaso di Civitavecchia”. “I cittadini di questo territorio sono stanchi di subire imposizioni calate dall’alto che come in questo caso comportano il pericolo reale e concreto di danni ambientali per le nostre comunità, abbiamo e stiamo pagando tanto troppo in termini di salute”.

“No alle servitù imposte”

Il parlamentare Battilocchio contro la Raggi. Presentata un’interrogazione.

“Le nostre famiglie fanno i sacrifici e differenziano e dobbiamo subire questa ennesima prepotenza” spiega Pasquini, che poi si rivolge alla Raggi: “per la viabilità e le frane che abbiamo sulle vie Provinciali, sempre di sua competenza, non si degna di rispondere e per i problemi nati dalla sua incompetenza e scarsa organizzazione ordina”.
Nei giorni scorsi sull’argomento dei rifiuti che Roma vuole mandare sul nostro territorio era intervenuta anche il deputato di Forza Italia Alessandro Battilocchio che sulla quiestione ha presentato un’interrogazione parlamentare. “Le servitù imposte ai territori del litorale nord della Capitale sono innumerevoli e ben note, la scelta di Civitavecchia denota quindi una mancata valutazione della situazione che porta a decisioni che non rendono equa la distribuzione delle servitù. É apodittico che la provincia di Roma, e in particolare Civitavecchia, ha fatto passi da gigante nell’implementazione della raccolta differenziata, avviata la scorsa primavera con il metodo “porta a porta”, lo stesso non si può dire del Comune di Roma e non è ragionevole
che queste carenze di gestione siano assorbite da Comuni ampiamente più virtuosi. Se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione in premessa e se non ritenga necessario porre in essere azioni atte ad impedire che venga imposta l’ennesima servitù ai territori della provincia di Roma e più in particolare del comprensorio di Civitavecchia”.