“La Regione Lazio aveva convocato per il 13 settembre una conferenza dei servizi con tutte le autorità competenti per valutare la compatibilità ambientale del progetto presentato dalla società Mad srl ormai 2 anni e mezzo fa. Il fatto che sia stata la stessa società a ritirare il progetto dimostra in maniera chiara e definitiva che quell’impianto, per i suoi impatti negativi sull’ambiente, non avrebbe avuto alcuna possibilità di essere realizzato cosi come avevamo evidenziato nelle osservazioni presentate pochi giorni dopo il nostro insediamento”.

Sono le parole dell’assessore Manuedda per commentare il ritiro da parte di MAD del progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti dalle dimensioni spropositate rispetto alle esigenze del territorio.

“Si trattava di un impianto da 60.000 tonnellate all’anno che avrebbe raddoppiato i rifiuti indifferenziati in ingresso a Fosso Crepacuore rispetto al quantitativo degli ultimi anni – continua Manuedda – e, non garantendo un idoneo trattamento della frazione organica, avrebbe prodotto circa, 40.000 tonnellate all’anno di ulteriori rifiuti in uscita, ovvero la frazione organica che sarebbe stata inviata a “trattamenti esterni di digestione anaerobica” di localizzazione e proprietà non meglio individuata nel progetto. Una volta realizzato, per motivi economici i quantitativi si sarebbero cristallizzati, salvo ampliamenti, per i prossimi trent’anni”

“Un’opera insostenibile dal punto di vista ambientale – continua l’assessore – che solo una politica in squallida malafede e una falsa informazione a comando avrebbero potuto sostenere. Come da programma, il nostro obiettivo di mandato è ridurre, attraverso la raccolta differenziata, a meno di 10.000 tonnellate all’anno la quantità di rifiuti indifferenziati e realizzare un sistema di compostaggio aerobico della frazione organica. Unitamente alla razionalizzazione delle società partecipate, questo comporterà una riduzione della tariffa”.

“Grazie alla tempestiva azione dell’amministrazione è stata sventata la possibilità che Civitavecchia potesse diventare la discarica di Roma – afferma il sindaco Cozzolino – un’operazione iniziata due anni fa e che ha visto i suoi frutti oggi. Questo a dimostrare che la risoluzione di problemi importanti richiede tempo; ringrazio l’assessore all’ambiente Alessandro Manuedda la cui competenza ha permesso di confutare costruttivamente il progetto della MAD che non avrebbe portato alcun beneficio a questa città ma solo un ulteriore aggravio ambientale”.

 

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