“Ho deciso di dimettermi da Presidente del Consiglio Comunale e di tornare, da semplice consigliere, nei banchi del massimo consesso cittadino per essere in condizione di esprimere, senza alcuna remora e con decisione ed energia, la mia opinione ed i miei pensieri su una situazione amministrativa che definire fallimentare è ben poca cosa.

Signor Sindaco, Lei, purtroppo, non ha più i numeri per governare! Lei ha potuto disporre, per la prima volta, nella storia della nostra Città, di una maggioranza a dir poco “bulgara” e mono-colore. Avrebbe potuto, con competenza e convinzione, trasformare sostanzialmente e positivamente Civitavecchia. Ma non è stato così!

La sua gestione è stata fallimentare, come mai si era visto negli anni precedenti. Tanto da dover constatare, purtroppo, di esserci trovati di fronte al peggior Sindaco ed alla peggiore Giunta dal dopoguerra ad oggi. Tanto da far rimpiangere ai cittadini i suoi predecessori.

E’ stato capace di distruggere la sua maggioranza. Mettendoci anche molto impegno.

Ha subito le dimissioni: di due assessori, di un Presidente del Consiglio, e la fuori uscita di tre consiglieri dalla maggioranza. Lei non ha mai avuto una visione politica, una programmazione, una progettualità per la Città. Si è limitato a fare i compitini a casa, anche fatti male.  Portando avanti progetti del suo predecessore e non presenti nel programma elettorale.

Una persona responsabile – stiamo parlando di un amministratore di una città di oltre 50.000 abitanti, Porto di Roma e con tutte le problematiche ambientali, sociali ed occupazionali che ha – preso atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti dovrebbe dimettersi immediatamente, anche per una questione di dignità. Preferisce però rimanere attaccato alla poltrona e andarsene con disonore.

La scelta su Claudio Barbani  l’avevo già prevista, perchè e l’unico con voce critica e potrebbe essere in bilico. A lui dico di non farsi usare dall’ amministrazione che vorrebbe comprarselo con questa carica. Dovrebbe invece rimanere fuori. Mi rivolgo quindi a Barbani non si faccia usare da questa amministrazione da tempo al capolinea, e rinunci a questa candidatura.

Circa poi al regolamento “dehors” ( ma ancora prendono in giro i commercianti?!) nella proposta di delibera  si parla di tende, ombrelloni, fioriere, tavoli e sedie. Si doveva fare un altro percorso che non è stato fatto, i dehors sono, a tutt’oggi, ancora privi di regole.

Il consigliere Marco Piendibene, Presidente ad interim, dovrebbe convocare al più presto il Consiglio per eleggere il Presidente e, se la maggioranza non ha i numeri, devono andare tutti a casa.

Prima vanno via è meglio per la città”.

Lo ha comunicato in una nota Alessandra Riccetti

 

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