Otto video-artiste africane in mostra allo Spazio Pensilina di Viterbo

Dall’8 al 19 marzo la sedicesima edizione di “Videozoom” dal titolo “Africana Womanism”.

Opere di video-artiste africane in mostra allo Spazio Pensilina di Viterbo, in Piazza Martiri d’Ungheria. Mercoledì 8 marzo 2017 alle ore 18.30 si inaugura la sedicesima edizione della rassegna “Videozoom” che quest’anno presenta opere di video-artiste africane dal titolo “Africana Womanism”. La curatrice è Antonella Pisilli di Kyo Noir. La mostra resterà visitabile fino al 19 marzo con orario 10-13 e 16-19, ingresso libero.

“Videozoom: Africana Womanism” è un progetto “work in progress”, che racconta la video-arte contemporanea nella specificità culturale delle diverse realtà territoriali del mondo.  L’edizione 2017 vede protagoniste otto artiste africane: Nirdeva Alleck (Mauritius), Nathalie Mba Bikoro (Gabon), Rehema Chachage (Tanzania), Wanja Kimani (Kenya), Michèle Magema (Repubblica Democratica del Congo), Fatima Mazmouz (Marocco), Myriam Mihindou (Gabon), Tabita Rezaire (Francia/Guyana – Danimarca) tutte accomunate da valori comuni quali l’identità, l’autenticità, l’egualitarismo e il radicamento.  Le edizioni precedenti hanno visto come paesi coinvolti Israele, Polonia, Iran, Cina, Spagna, San Marino, Marocco, Giappone, Québec, Bangladesh, Grecia, Kurdistan Iraq, Romania e Danimarca.

“Africana Womanism” si rifà al termine creato da Clenora Hudson Weems alla fine degli anni ’80 e va inteso non come un’appendice al femminismo nero, ma come ideologia che vede già nel titolo la sua spiegazione. La parola “Africana” identifica l’etnia della donna e la sua identità culturale, mentre il termine “Womanism” ricorda il potente discorso improvvisato di Sojourner Truth “‘Ain’t I a woman?”, si fonda sulla cultura africana e sull’afrocentrismo e si concentra sulle esperienze, lotte, bisogni e desideri di donne africane e della diaspora africana.

“Africana Womanism” porta alla ribalta il ruolo di madri africane come leader nella lotta per ritrovare, ricostruire e creare un’integrità culturale che abbraccia gli antichi principi di reciprocità, equilibrio, armonia, giustizia, verità e ordine. Questa rassegna vuole proporre una visione nuova della donna africana attraverso l’occhio dell’artista e vuole essere un incitamento ad imparare a vedere in modo diverso, così che inevitabilmente impariamo a vedere il mondo in modo diverso. Viviamo in un’epoca in rapida evoluzione, quello che succede in Africa influenza la vita in Europa, ciò che accade in Europa influenza la vita delle persone in Africa e altrove. In questi tempi eccitanti, ma delicati, della globalizzazione è più importante che mai che i nostri mondi interiori si espandano allo stesso ritmo del mondo esterno. È tempo di un cambiamento radicale, ma questo significa che noi stessi dobbiamo cambiare drasticamente e non c’è niente di più radicata nella logica di una mente che sostituisce i malintesi con la verità.

In occasione della rassegna “Videozoom: Africana Womanism” sarà pubblicato un catalogo bilingue (italiano w inglese) con un testo critico della curatrice. Il progetto è curato da Antonella Pisilli e prodotto dalla Kyo Noir in collaborazione con Sala 1, Black History Month Florence e Promotuscia Viterbo.

Per ulteriori informazioni: 0761.226427 – info@visit.viterbo.it – 339.7865017 – 333.9647300 – www.kyonoir.com.